Eric Taylor belongs to the group of songwriter that can explore the darkness of America with their songs. His new album, The Great Divide, is a mix of good new originals combined with bone-deep nods to mentors, as in Peg Leg Sam's Ain't But One Thing Give A Man The Blues and Townes Van Zandt's Brand New Companion.
Eric Taylor ha avuto una grande influenza su una generazione di cantautori come Lyle Lovett, Nancy Griffith e Robert Earl Keen, proprio come Townes Van Zandt e Guy Clark. Rispetto a loro ha però goduto di meno esposizione e sicuramente minor mitizzazione, certamente però i suoi dischi restano come ottimi esempi di quel songwriting texano che fece parlare di se fin dagl’anni 70. Questo nuovo album, The Great Divide, rappresenta un viaggio emotivo, in cui ottimi testi si uniscono a melodie dai sapori tipici del Texas e non è un caso che le trame acustiche siano spesso cesellate da lap steel e chitarre elettriche. In questi 11 brani, Taylor, infila oltre ad un bel numero di sue nuove composizioni due tributi importanti, uno a Peg Leg Sam con Ain't But One Thing Give A Man The Blues e uno a Townes Van Zandt nel medley Brand New Compaion, quest’ultima caratterizzata anche dal bell’intervento del sax sulla linea melodica. Per quello che concerne i brani nuovi non si può tralasciare l’amaro country desertico di Storms, o ancora quello di Shoes, tuttavia meglio ancora girano le ballate come Bonnie and Avery, con la voce di Susan Lindfors a condire il tutto. Un disco dai toni epici, che non mancherà di emozionare gli amanti della musica del vecchio Texas.
Salvatore Esposito
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Track list
1. The Great Divide
2. Big Love
3. Whorehouse Mirrors
4. Mickey Finn
5. Ain’t But One Thing
6. Just Short Of The Line
7. Manhattan Mandolin Blues
8. Storms
9. Shoes
10. Brand New Companion
11. Bonnie & Avery
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