. Artisti vari - A Case for case – a tribute to the songs of Peter Case
Artisti vari - A Case for case – a tribute to the songs of Peter Case
(Hungry for music, 2006)
www.petercase.com

Questo triplo Cd è, innanzitutto, una grande lezione di stile e di vita, la dimostrazione che in USA la comunità dei songwriters è forte, reale, inossidabile.
Perché può anche succedere che un autore di indubbio valore come Peter Case, pur rimanendo sconosciuto al grande pubblico, venga omaggiato da un’intera comunità di artisti che comprende anche nomi quali quelli di Dave Alvin, Joe Ely, Tom Russell, James McMurtry ed altri.
Dopo un esordio con il classico botto, leggasi un paio di album per la Geffen che vedano le partecipazioni di fuoriclasse quali David Hidalgo e Ry Cooder, Case ha poi dovuto ridimensionarsi ed acquisire un profilo più basso che gli ha comunque fruttato un contratto con la storica etichetta folk Vanguard, per la quale pubblica dischi oramai da quasi un decennio.
Oggi Case prosegue una onorevole carriera nel grande circuito del folk americano, e si vede ora giustamente premiata la propria arte con uno splendido disco tributo che annovera ben 47 artisti ed altrettante canzoni tratte dal suo repertorio.
Se è impossibile citare tutti, vale almeno la pena di segnalare, oltre ai nomi sopraindicati, le prestazioni del dylaniano Jackie Greene (“Icewater”), di Steve Wynn (“Million miles away”), di un ironico John Prine (“Space monkey”) e di Pieta Brown, figlia del grande Greg Brown, che qui rivitalizza una delle signature song di Case, “Spell of wheels”.
Chiude il cerchio (ed il terzo cd), lo stesso Case, con la splendida “Beyond the blues”, che leggenda vuole sia stata cantata da Springsteen in uno dei suoi soundcheck.
Come volevasi dimostrare…

Massimiliano Larocca

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