. Dhafer Youssef – Divine Shadows
Dhafer Youssef – Divine Shadows
(Jazzland/Universal)
www.dhaferyoussef.com
www.jazzland.com

A musical journey between African style and northern jazz atmosphere.

Dhafer Youssef, cantante e solista di oud, da anni fa da tramite tra la musica della sua terra e quella dell’Europa occidentale. Nato in Tunisia nel 1967, ha infatti svolto gran parte del suo apprendistato a Vienna, con tappe artistiche in Francia, Germania e Italia e collaborando con personaggi del calibro di Markus Stockhausen e Paolo Fresu con il quale si è esibito recentemente nel nostro paese. Per la sua ultima incisione, Youssef si è spinto ancora più a nord, precisamente in Norvegia, terra d’elezione del miglior jazz scandinavo e che negli ultimi anni si è imposto prepotentemente nelle scena continentale. È così che nasce Divine Shadows, album che vede il solista nordafricano collaborare con un gruppo di strumentisti norvegesi tra cui il chitarrista Eivin Svein Aarset (coautore di alcuni brani) e il trombettista Arve Arvid Henriksen. È un disco dall’atmosfera piuttosto uniforme: sonorità arabe, molto simili alla linee della tradizione medioevale, si sposano con una visione del jazz apparentemente fredda, schematica. Un’unione che funziona, nonostante alcuni momenti di stasi o di ripetizione che compaiono qua e là, dato che Youssef vuole dare al suo lavoro una caratteristica di preghiera, di musica che si rivolge alla trascendenza.

Michele Manzotti

Track list

Cantus Lamentus
27th Centuy Ethos
Miel et Cendres
Wind & Shadows
Odd Poetry
27th Ethos
Persona non grata
Postludium
Eleventh Stone
Ivress Divine
Un Soupir Eternel

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