Produced and recorded by a legend of newgrass like David Grisman, Stomp is a good collection of Monroe (or Monroe-associated) pieces played by two talented mandolin player like Mike Compton and David Long.
I dischi della Acoustic Disc di David Grisman hanno un particolare, recano sul logo dell’etichetta la dicitura 100% Handmade Music, la qualità di questa piccola eppure importantissima indie label, la si è già sperimentata negl’anni con i dischi di Grisman in coppia con l’indimentico Jerry Garcia. Nulla di stravolgente, certo ma è pur vero che da queste parti la musica è davvero fatta con le mani e con il cuore. Sfruttando l’ondata di successi delle colonne sonore di O Brother, Where Art Thou? e di quella recentissima di Brokeback Mountain, anche il buon vecchio Grisman deve averci ripreso gusto a sfornare dischi, e Stomp di Mike Compton e David Long ne è la chiara dimostrazione. Prodotto e registrato dallo stesso David Grisman, Stomp, è una gradevole raccolta di brani di Billy Monroe e brani a lui associabili, riletti in una nuova chiave più folk e leggermente distaccata dal bluegrass progressive che tanto appassiona negli States. Il fatto di essere stato registrato dal vivo in studio, con l’uso di un due traccie, rende il sound di questo disco molto essenziale ma allo stesso tempo permette di mettere in luce alcuni aspetti poco considerati della produzione di Monroe. Ad esempio brani come Ashland Breakdown, Old Mountaineer e Tanyards, tendono ad evidenziare l’essenza soulful delle versioni originali e ciò emerge ancora di più in Evening Prayer Blues, di cui si dice che Monroe lo avesse appreso dal repertorio di un armonicista afro-americano. In altri casi la mandola di Mike Compton e il mandolino di David Long scavano nelle radici blues di brani come l’ipnotica Big Indian Blues, Black's Run o ancora How You Want It Done dal repertorio di Garfield Akers ma che Compton sostiene di aver appreso da un disco di Big Bill Broonzy. Dal punto di vista tecnico, di ottima fattura ci sembrano January Nightmare e Centipede Hop, in cui si apprezza una grande compattezza nell’interplay. Pochi i brani cantati, solo quattro, ma tutti caratterizzati da un approccio molto rurale nella parte armonica che contribuisce a rendere molto affascinante il risultato.
Salvatore Esposito
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Track list
1. Evening Prayer Blues
2. Mississippi Bound
3. Ashland Breakdown
4. Every Humble Knee Must Bow
5. Old Mountaineer
6. Big Indian Blues
7. The Old Ark’s A Movin’
8. January Nightmare
9. Stomp
10. How You Want It Done?
11. Vicksburg Stomp
12. Centipede Hop
13. Standing On Jesus
14. Black’s Run
15. Sweet Lizzie
16. Prison Blues
17. Tanyards
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