Acoustic atmosphere for this new Bruel’s album

Les nouvelles chansons de Bruel ont une atmosphère acoustique

Patrick Bruel è uno dei nomi di spicco delle scena musicale francese, anche se difficilmente la sua fama ha varcato i confini nazionali. Nato in Algeria e trasferitosi ancora ragazzo ad Argenteuil, Bruel aveva dapprima scelto la macchina da presa ma alla fine l’approdo della sua attività artistica è stata la canzone. Dopo il palco dell’Olympia sono arrivati dischi e un successo costante in patria. Stavolta Bruel arriva con un album tanto ambizioso negli intenti quanto volutamente semplice nella struttura musicale. Des souvenirs devant… è infatti un disco fatto essenziamente di brani diretti, dalla strumentazione essenziale, con chitarra acustica e pianoforte in evidenza e dove le parti orchestrali e ritmiche sono tenute volutamente a basso volume, con la voce spesso sussurrata. Si tratta di un fatto ambizioso perché mai come in casi del genere la melodia deve essere ispirata a livello costante (alto livello, s’intende). Spesso va bene, con delle punte di eccellenza in Lettre au père Noël, Adieu, Va où tu veux, altre volte meno come nel caso di Peuple impouplaire dove il testo è preso da Victor Hugo. Buoni comunque i testi, tanto da essere protagonisti nel lato Dvd del Dual disc dove c’è anche il filmato della lavorazione dell’album.

Michele Manzotti