A journey through the repertoire of a well-kown italian artist between sixties' pop and foreign influences
In molti lo ricordando con un ciuffo sbarazzino cantare brani come Sei rimasta sola o Pregherò, diventando una delle icone della gloriosa musica pop italiana degli anni '60. Poi anche se i capelli si sono diradati, non per questo la classe è andata persa, nzi ricordiamo un album tanto rivoluzionario quanto poco diffuso come Alla mia mam... del 1976. Le sue canzoni sono diventati classici e lo hanno portato ad aggiudicarsi il premio Ciampi alla carriera nel 2003. Adesso questa Collection rende giustizia al repertorio di Riccardo Sanna, in arte Ricky Gianco, che imperterrito continua a esibirsi e a regalarci momenti di buona musica sia come artista sia come organizzatore del festival di Mantova. E ce n'è tanta di buona musica in questi tre dischi. Di quella che fa venire voglia di cantare, di battere il ritmo con i piedi, di seguire la musica con i movimenti della testa. Sensazioni di pelle, d'accordo, ma anche tanta sostanza. Magari in pochi accordi, messi tutti però al posto giusto (come più in là con gli anni hanno fatto i fratelli Severini con la loro Gang). E poi tante sorprese che sono rappresentate in parte da ospiti del calibro di Gino Paoli, Fabrizio De André e Ornella Vanoni ma specialmente dal terzo dei tre album con demo e versioni live. Tra queste anche alcuni classici swing con grande orchestra, da I got You under my skin a The lady is a tramp. Ma la parte del leone in questa antologia la fanno le canzoni amate da molti da Pugni chiusi a Nel Ristorante di Alice, Il fiume Po, Un amore, Fango, Navigare con Faber. E che rendono l'antologia particolarmente appetibile.
Un passato di lusso,
intervista a Ricky Gianco
Questa antologia giunge dopo quella in due Cd curata dalla Ricordi, ma sembra obiettivamente compilata con uno spirito totalmente diverso.
“Sì, l'avevano ideata e mi sono a dir poco incavolato facendogliela rifare da capo, perché c'erano dei brani che non avevano alcun senso. Alla fine hanno messo i pezzi originali di allora inserendo anche delle canzoni degli anni '70 che avevo fatto con l'etichetta Ultima Spiaggia. Ma dagli '80 ad oggi non avevano più nulla. Per cui tutto il materiale, che ho reputato essere il migliore, alla fine ha trovato posto in questo triplo”.
Ci sono anche delle incisioni anteriori agli anni '80...
“Uno dei tre Cd è fatto di demo, delle esibizioni dal vivo che avevo fatto negli anni '70, brani con l'orchestra swing e con amici in incisioni che erano in pratica dei bootleg come Questa casa non la mollerò che non era stato mai editato. E poi c'è la cosa curiosa della canzone Precipito, incisa a sedici anni quando non avevo la “r” e subito dopo la versione registrata a Los Angeles con i Toto ... e con la “r”.”
Pugni chiusie Sei rimasta sola, brani conosciutissimi, sono riprodotti in versioni diverse, con e arrangiamenti più moderni.
“Nel primo caso sì, mentre Sei rimasta sola ha una storia diversa. Quando la composi era una canzone da osteria da cantare in coro, ma in realtà pensavo allo stile di Fats Domino. Nessuno ci aveva mai pensato era una cosa mia. Anni dopo quando è stata incisa anch'essa a Los Angeles con i Toto, mi hanno chiesto “ti va bene se facciamo un bell'arrangiamento alla Fats Domino?”. Ho detto, finalmente qualcuno che ha capito!”
Vedo che hai tanti amici artisti nelle incisioni, dal quasi onnipresente Gianfranco Manfredi, a Gino Paoli e Ornella Vanoni.
Certo, ma la cosa che mi ha fatto ulteriormente piacere e la ristampa in Cd che la Edel ha fatto dei miei album come Non si può smettere di fumare, Piccolo è Bello, Di Nuca, Tandem, E' Rock'n'roll fatto tutto a Los Angeles, e uno metà mio e metà di Manfredi, 12 chiamato così perché in copertina c'è il telefono con 12 numeri invece di 9.
C'è un brano del Cd degli inediti a cui ti senti particolarmente legato, qualcosa che hai apprezzato maggiormente tirandola fuori dai cassetto?
Sicuramente Questa casa non la mollerò, perché scritta sulla prima occupazione di una casa a Milano in via Tibaldi che poi fu sgombrato dalla polizia. Tra i musicisti di quella traccia c'è Giovanni Unterberger alla pedal steel guitar.
Michele Manzotti
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