. Sergio Mendes - Timeless
Suonare hip hop a settant'anni mantiene giovani:
nel nuovo cd di Sergio Mendes
i classici brasiliani si tingono di rap
Sergio Mendes - Timeless
(Concord Records)
www.concordmusicgroup.com
www.sergiomendesmusic.com

The most famous evergreens of brazilian popular music, played in hip hop style by the great Sergio Mendes with Will I.Am. and other notable musicians,don't loose the typical "jeitinho brasileiro" that made them great in the States and in the whole world.

Sergio Mendes doveva diplomarsi pianista classico. Per questo il padre medico lo aveva mandato da Niteroi alla vicina Rio de Janeiro,per suonare i classici perbacco e diventare concertista. Si dà il caso che proprio in quegli anni a Rio si andasse affermando sempre più una musica nuova,una nuova mossa: la bossa nova. Tra i più importanti esponenti del nuovo movimento Joao Gilberto,Vinicius de Moraes,Antonio Carlos Jobim per citare i più noti da noi. Il giovane Sergio,rapito,piantò gli studi classici e si perse dietro la passione e lo stile tipici della bossa nova. Dagli Stati Uniti arrivavano periodicamente i grandi jazzisti tra cui Stan Getz,Dizzy Gillespie,Charlie Byrd,Herbie Mann e di lì a poco Sergio Mendes forma il suo primo gruppo "The sexteto bossa Rio",nel 1961 primo disco ("Dance Moderno") e l'anno dopo a New York,al Birdland,è protagonista di un ormai mitologico fuori programma nel concerto di Cannonball Adderley che lo lancerà. Nel 1966 forma i Brazil '66 e il loro primo singolo "Mais Que Nada" li porta al grande successo. Nel tempo forma i Brazil '77 e via andando fino ai Brazil 2000 con cui inizia a frequentare l'hip hop che intanto in Brasile è diventato LA musica.
Proprio "Mas Que Nada" è la canzone che apre questo nuovo "Timeless" realizzato insieme a Will I.Am. dei Black Eyed Peas di cui compaiono anche altri componenti. Illustri ospiti come Stevie Wonder,Erykah Badu,Marcelo D2,Guinga,Black Thought dei Roots,India Airie si integrano bene e senza spingere con rispetto per canzoni famosissime,difficili da reinterpretare senza incrinare qualche cristallo prezioso. La cosa che più si nota in questo disco è che entrambi gli stili coesistono,segno di misura e molta scrittura da parte del bandleader che,non dimentichiamolo,è ancora adesso uno dei musicisti brasiliani più conosciuti dal grande pubblico negli Stati Uniti. Per un certo periodo la sua musica era in tutti gli ascensori della nazione,soprattutto quando incideva per l'etichetta A&M e sfornava un successo dietro l'altro con pezzi suoi e reinterpretazioni dei classici. Stessa cosa qui,ascoltate "Samba da Bencao" una delle sue prime canzoni in questa versione con Marcelo D2 oppure la classica "Surfboard" di Jobim incisa con Will I.Am. e potrete rendervi conto di come il risultato sia più che positivo. Classici non "rinfrescati" come per le pulizie di Pasqua ma reinterpretati senza rinunciare allo stile. Stevie Wonder suona l'armonica in "Berimbau/Consolacao" dove Gracinha Leporace ci regala la sua voce vero e proprio marchio di fabbrica della musica popolare brasiliana. “Timeless”,senza tempo. La musica vera non è uno yogurt,certe canzoni non scadono mai.
Un cd che certo ben accompagna la bella stagione,piena di frutti esotici dal sudamerica e tassisti indiani che non capiscono un'accidente delle strade di Manhattan…


Alessandro Mannozzi

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