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LIBRI

Shirley Collins - America Across The Water
London, S.A.F Publishing
2004
www.shirleycollins.co.uk
www.safpublishing.com

Nel 1953 Shirley Elizabeth Collins, una giovane ragazza di provincia, cresciuta ad Hastings, nel Sussex, si trasferisce a Londra. Lavora come commessa in una libreria, dorme in una stanzetta in affitto, si mantiene con una dieta spartana di fagioli e zuppe in scatola. Tutto il suo tempo libero, tutti i soldi che riesce a risparmiare, li dedica alle ricerche presso la biblioteca della Cecil Sharp House, sede della English Folk Song and Dance Society. Nel frattempo frequenta i folk club, come il Trobadour di Earl’s Court, dove conosce Alex Campbell e Martin Carthy, Derroll Adams e Ramblin Jack Elliot, mentre si esibisce timidamente con le sue ballate e il suo banjo. Viene notata da Ewan McColl, figura di spicco del folk revival britannico, che la invita a partecipare al Festival dei giovani per la pace, a Varsavia e poi a Mosca. Tornata a Londra, durante un party a casa di McColl, conosce un affascinante quarantenne, un ricercatore americano impegnato in campagne di studio e di raccolta dei canti popolari in Gran Bretagna, Spagna e Italia: si chiama Alan Lomax. Un incontro fulminante che segnerà per sempre la vita di Shirley Collins, l’inizio di una breve intensa storia d’amore con Lomax, l’avvio di una storia d’amore ben più lunga per la musica tradizionale.
Sfidando tutti i pregiudizi di un’Inghilterra puritana che si sta ancora leccando le ferite della guerra, non esita, a diciotto anni, ad andare a vivere con un uomo molto più grande di lei, divorziato, con una figlia di dieci anni. E ben presto la fidanzata diventa per Alan anche segretaria, assistente, editor, collaboratrice. Inizia così “America Across The Water", l’autobiografia della folksinger inglese, pubblicata nel 2004. In origine il racconto doveva essere incentrato solo sulla sua partecipazione alla lunga campagna di ricerca intrapresa da Lomax negli Stati Uniti nel 1959, poi David Tibet, leader dei Current 93, suo vicino di casa, amico ed estimatore, l’ha convinta ad inserire nel libro anche il racconto della sua infanzia e della sua adolescenza. Una narrazione su due piani quindi: da un lato la storia di due bambine inglesi, Shirley e Dolly, che crescono ascoltando le ballate cantate dai nonni, che si fanno coraggio cantando nei rifugi durante i bombardamenti, che pregano per il padre e per lo zio al fronte, che affrontano con l’entusiasmo della gioventù le privazioni e la povertà degli anni della guerra e della ricostruzione, mentre dall’altro lato c’è la travolgente relazione con Lomax. Quando tutto sembra finito, dopo che Alan è tornato in America per curare la pubblicazione delle musiche raccolte in Europa, lui le scrive proponendole di lavorare come assistente per un lungo viaggio di ricerca attraverso gli Stati Uniti. L’intrepida Shirley parte sola, con il piroscafo, verso un’incredibile avventura, per scoprire “l’America oltre il mare”. Scoperte musicali folgoranti, quando ritrova le radici inglesi trapiantate nel nuovo mondo, quando ascolta le ballate appalachiane di Almeda Riddle o le country dances del violino e del banjo di Hobart Smith. Ma è anche la scoperta di un paese vasto, ricco e opulento. Ingenue e commoventi le lettere alla madre nelle quali parla delle colazioni abbondanti, degli hamburger, delle marmellate e dei succhi di frutta, un vero sogno per una ragazzina cresciuta con il razionamento degli anni della guerra. Viaggi in lungo in largo, in treno e in automobile, lei ad Alan, da soli, con il registratore fornito dalla Atlantic Records, dalla California alla Virginia, dal Kentucky all’Alabama, dal Mississippi all’Arkansas, fino alle isole della Georgia. Un viaggio che porterà a scoperte sensazionali, come le musiche per flauto e tamburo, l’arco a bocca (una sorta di enorme scacciapensieri), i blues di Mississippi Fred McDowell. Ma è anche il racconto delle mille contraddizioni dell’America, la vita selvaggia dei montanari degli Appalachi, la segregazione dei neri, la diffidenza della polizia nei confronti di Alan. Contraddizioni che Shirley affronta con il candore, il coraggio e l’ironia della gioventù e della passione. Ciò che più colpisce nel libro è l’idea romantica della ricerca etnomusicale: Lomax e la Collins non si presentano freddamente, come studiosi, con il loro registratore, entrano in sintonia con gli artisti e le loro famiglie, cercano di comprendere, prima ancora della loro musica, la loro vita, il loro dolore, le loro speranze. E tutto questo con due lire, senza carte di credito e lettere di presentazione, con viaggi avventurosi su una macchina scassata, contando anche l’ultimo centesimo per mettere l’ultimo litro di benzina nel serbatoio. La lettura del libro andrebbe naturalmente accompagnata dall’ascolto delle registrazioni effettuate durante quel viaggio memorabile, la raccolta “Southern Journey”, pubblicata di recente dalla Rounder su dodici CD. Tra l’altro nel testo, oltre a tante foto, lettere e documenti, sono riportate integralmente le schede redatte da Lomax durante la ricerca, con titoli, date, luoghi ed esecutori.
E la fine? Terminato il viaggio Lomax è preso presto da altri progetti, non c’è spazio, tempo, coraggio per un matrimonio. Shirley torna in Inghilterra, conservando dentro di sé quell’esperienza come il tesoro più prezioso di tutta la sua vita. Con pudore e riserbo racconta nell’ultimo capitolo tutto il resto, la collaborazione con Davy Graham, i dischi memorabili incisi con la sorella Dolly insieme all’Early Music Cosort di David Munrow, il matrimonio con Ashley Hutchings e la nascita della Albion Band. In realtà sarebbe quello il periodo più importante e fecondo dal punto di vista artistico e professionale. Forse qualcun altro dovrebbe occuparsene e studiare l’attività e l’opera della vera madre del folk revival inglese. Basti pensare che la Collins incideva il suo primo album, “False True Lovers”, nel 1959, quando probabilmente Sandy Denny e Maddy Prior stavano imparando i primi accordi sulla chitarra, cantava già Scaborough Fair quando Paul Simon si trastullava ancora con le canzoni degli Everly Borthers. Ma queste storie le conosciamo bene noi, che la ascoltiamo e la amiamo da tanti anni. Shirley vuole solo condividere con noi il brivido della scoperta, l’emozione, la tenerezza, l’amore, la passione. Chiude il suo libro con questi versi da una ballata appalachiana:

Ma quando sarai su una spiaggia lontana
Pensa alla tua amica lontana
E quando il vento soffia alto e chiaro
Per favore, scrivimi due righe
E quando il vento soffia alto e chiaro
Per favore mandamele, amore mio
Per conoscere dal tuo scritto
Tutto il tempo che è andato via con te

Stefano Pogelli


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