Blue Rain Live is the first-ever live album for Eric Andersen. He Chose to enlist a to help shake off the "acoustic troubadour" tag he outgrew long ago and to give his songs "a new, different kind of edge. Recorded in Olso in June 2006, this album focuses mostly on Andersen compositions dating back to the title song of his 1972 masterwork, Blue River, presented in elegantly brooding electric arrangements.
Ai tempi del Greenwich Villane, Eric Andersen era uno tra i cantautori più apprezzati di quel periodo, erano quelli i tempi di Blue River, poi un lento svanire fagocitato dal mondo del rock che calpesta la vera arte. Lui però non si è mai arreso ma anzi è andato avanti, riemergendo di tanto in tanto dallo status di cult con operazioni musicali di spessore, come i splendidi dischi in trio con Danko e Fjeld o i due volumi di The Street Was Always There. In mezzo ci sono stati dischi di grande livello come il bellissimo You Can’t Relieve The Past dove brillava uno splendido duetto sulla title track con Lou Reed. Nella sua carriera mancava però un disco dal vivo, e l’occasione giusta è arrivata con l’incontro di una blues band norvegese conosciuta al Notodden Blues Festival, con loro sul palco di un club di Oslo ha inciso Blue Rain live, un disco che mostra a pieno il suo lato blues quasi a voler ripercorrere la strada cominciata nel 1964 aprendo un concerto per John Lee
Hooker. Non è un caso dunque che il disco si apra con un versione bluesy di Other Side Of This Life di Fred Neil e nel bel mezzo trovino posto Losing Hand resa popolare da Ray Charles e Shame Shame Shame di Jimmy Reed, un modo questo per tracciare un filo rosso di collegamento tra i vari brani. Nonostante avessero provato pochissimo insieme, Andersen e la sua band norvegese, sembrano suonare insieme da tempo come dimostrano le splendide rese di The Blues Keep Falling Like the Rain, Trouble In Paris e Sheila, tutte giocate su gli ottimi tocchi chitarristici alla Mark Knopfler di Morten Omlid e dai caldi toni vocali di Andersen. Il volume sale con la torrida Runaway e la muscolare resa della già citata You Can’t Relieve The Past. Non mancano alcuni brani suonati al piano da Andersen e tra questi citiamo l’inedita ballata Don't It Make You Wanna Sing the Blues, una vera perla di grande cantautorato. Se non conoscete Eric Andersen, questo disco potrebbe essere l’occasione giusta per incuriosirvi e piano piano scoprire le tante perle contenute nella sua discografia.
Salvatore Esposito
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Track list
1. The Other Side of This Life
2. The Blues Keep Fallin' Like the Rain
3. Trouble in Paris
4. Runaway
5. Don't It Make You Wanna Sing the Blues
6. Sheila
7. Goin' Gone
8. Losing Hand
9. Shame, Shame, Shame
10. Blue River
11. You Can't Relive the Past |