After two good album released between 2004 and 2005, Steve Mayone comes back with a new album titled Understories, that display his talent for folksy, finger picked pop/rock ballads that subtly support his clever and timely lyrics.
Cantautore di belle speranze, Steve Mayone ha alle spalle una lunghissima carriera, cominciata nel 1978 muovendo i suoi primi passi dapprima a Minneapolis e successivamente a Boston dove ha dato vita agli Hummer, interessante band rimasta purtroppo nell’ombra. Sciolta la band, Mayone si è dedicato all’attività di produttore e sessionmen, curando parallelamente numerose incisioni private raccolte in circa venti demo. La svolta nella sua carriera è arrivata però solo nel 2004 quando debuttò con Bedroom Rockstar, disco che lo segnalò come una delle più interessanti novità della scena roots americana. A rendere più agevole la sua ascesa è stata senza dubbio la tanta gavetta fatta in passato che gli ha permesso di essere un musicista completo in grado di realizzare autonomamente un disco come nel caso del disco di debutto e dell’altrettanto interessante Unfortunate Son del 2005. Ascoltando Understories, il suo terzo album si ha la netta sensazione di avere di fronte un vero talento naturale, abile addomesticatore di melodie pop folkie ma soprattutto songwriter di razza in grado di dare un taglio poetico fuori dal comune alle sue canzoni. Il disco si apre con Appalachian Drift, una sorta di pastiche sonoro che sembra uscire da un vecchio 78 giri scovato in un attico, e si snoda attraverso due filoni tematici: uno politico (The End Of Time, Immaterial Boy) dove non mancano attacchi senza mezzi termini al Presidente Bush e uno più personale con le intensissime Strange Affair, Jordana Jordana e Poor Poor Heart. Rispetto ai dischi precedenti in questo disco si apprezza tutta la sua maturazione artistica che emerge in brani come la pianistica In The Nick Of Time, la struggente Lonesome Whistle e la dilaniana Strage Decay che chiude il disco. Il prossimo disco uscirà il prossimo settembre e siamo certi che manterrà le promesse.
Salvatore Esposito
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Track list
1 Appalachian Drift
2 Goodbye New Orleans
3 New Laredo Blues
4 Strange Affair
5 The End Of Time
6 Immaterial Boy
7 Saint Peter
8 Jordana, Jordana
9 Lucky
10 How Soon
11 Poor Poor Heart
12 In The Nick Of Time
13 Lonesome Whistle
14 Strange Decay |