I Mohanski sono un quintetto londinese, nato dalle ceneri di altre band della capitale inglese, al suo debutto discografico. Con una formazione che include sezione ritmica, chitarre, voce e vari tipi di tastiere, i Mohanski regalano una serie di brani pop rock dalle atmosfere liquide e sospese, che intrecciano reminescenze di Radiohead, Blur, Portishead. Un pregio dei Mohanski è quello di aver imparato a muoversi, nei due anni che hanno portato alla scrittura e pubblicazione di questo album, in una dimensione tutta loro.
L’album ha una marcata vena pop, ma le canzoni sono spesso trainate da linee melodiche dilatate, con testi costituiti da poche parole che si rarefanno per adattarsi alla melodia, e con le parti nodali delle canzoni che si sviluppano in parentesi strumentali.
Nell’insieme tutto questo va a costituire un marchio di fabbrica, che pur senza estraniarli dai loro contemporanei, conferisce ai Mohanski tratti decisamente riconoscibili. Ora contaminato da funk e jazz, un attimo dopo capace di piegare verso la lounge music, l’album è come un fiume che scorre pacato e regolare, senza troppi sbalzi, immergendo l’ascoltatore nelle atmosfere fluttuanti delle canzoni.
Abbastanza buono come esordio, ma fortificando due aspetti il gruppo potrà forse fare ancora meglio in futuro: manca nell’album un vero pezzo forte e si percepiscono poco le differenze tra i vari brani.
Giulia Nuti
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Track List
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