A nice record where the sounds of Brill Building and american folk are together. A sort of musical guide in the sounds of the sixties from a duo formed by Zoey Deschanel, an actress singer and composer, and M.Ward,an absolutely unconventional musician who has already recorded five albums and was discografically discovered by Giant Sand’s Howie Gelb.
Accade che sul set del film “The Go-Getter” del regista Martin Hynes venga chiesto all’attrice protagonista di cantare una canzone,accade che per la musica ci si rivolga a colui che sta componendo la colonna sonora ma soprattutto accade che i due trovino un terreno comune su cui costruire anche una intensa attività musicale. Di solito siamo abituati ad ascoltare dischi di star del cinema e pensare che ognuno dovrebbe fare quello che sa meglio senza cercare inutili avventure che puzzano di affari lontano un miglio. Le eccezioni sono poche, Zoey Deschanel con M.Ward sono l’esempio di come si possa realizzare un buonissimo disco partendo da una canzone (“When I get to the border” di Richard e Linda Thompson) registrata per il film prima citato. Diciamo subito che le canzoni non sono tutte così potenti e qualche cover poteva essere evitata ma la voce estremamente comunicativa e versatile della Deschanel e la musica in certi momenti veramente non convenzionale di M.Ward ripagano per qualche piccola debolezza qua e là. Le loro canzoni sono un’apoteosi del gusto che animava gli autori del Brill Building,delle comuni radici folk e del piacere di stimolare l’ascoltatore con momenti che spaziano dal disimpegnato di “I Was made for You” al sentimentale di “Sentimental Heart” al folk moderno di “This is not a test”. Ascoltate,spero con lo stesso piacere di chi scrive, la gradevolissima “Sweet darlin’”. I racconti di amori infranti e di mancate relazioni sono al centro della scrittura di Zoey Deschanel autrice di quasi tutte le canzoni. Questa giovane attrice rivela di avere mezzi autoriali e vocali di tutto rispetto e l’incontro con M. Ward è senza dubbio proficuo.
Un buon inizio,con qualche incertezza forse dovuta all’esordio. Del resto il titolo,”Volume One”, sta a testimoniare la volontà di fare sempre meglio. Personalmente garantisco che la domenica mattina dà una bella carica e fa uscire di casa con un vago sorriso sulle labbra. Di questi tempi non è poco…
Alessandro Mannozzi
|
Track List
Sentimental Heart
Why do You let Me stay here?
This is not a test
Change is hard
I thought I saw Your face today
Take it back
I was made for You
You really got a hold on Me
Black Hole
Got Me
I should have known better
Sweet darlin’
Swing low, sweet chariot |