Today’s Tom Rapp
The Boggs di Jason Friedman hanno lasciato dietro le spalle la nativa Brooklyn per abdicare nella nome meno pulsante Berlino. Nato come gruppo di Folk alternativo, sulla scia di gente come Pearl Before Swine, Jason Freidman ha trovato in Germania uno, cento, mille Boggs e adesso il gruppo è un ensamble totalmente open che ricorda a tratti i primissimi Amon Duul I. Probabilmente Friedman questo non lo sa nemmeno ma poco importa perché quel che conta è che quel grado di originalità riscontrato nel primo disco non è andato del tutto perso. In Forts appare un non celato tono mitteleuropeo che poco ha a che fare con Brooklyn e che aumenta l’autorevolezza di una formazione, a questo punto, itinerante e che in certi passi ricorda addirittura i Faust di So Far.
Disco ostico, non facile, Forts, presenta un attitudine diretta, sparata in faccia che non ha paura di lanciarsi in frenetici momenti elettrici ( Bookends) così come in altri più veementemente psichedelici ed alternative folk. Quindi la magia di Friedman resta intatta e questo è una ottima credenziale di originalità che ci si augura The Boggs non perdano mai.
Ernesto de Pascale
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