Akron’s freak duo is back in the shop: a new release, a new attack!
I “tasti neri” tornano all’attacco con il loro settimo album in studio (ottavo della loro discografia con il live del 2006) e il loro mix collaudato di blues rock acido e minimalista.
Perché infatti cambiare ricetta se il pubblico gradisce e soprattutto se i diretti interessati e creatori non sembrano ancora soffrire di un calo di ispisrazione. Canzoni come ‘Mine’ suonano solo se trasudano energia e immediatezza. La chiave dei Black Keys è proprio quella di crederci fino in fondo, ma senza cadere nella trappola dell’autocelebrazione che troppo spesso colpisce, come una malattia genetica, i musicisti dediti al rock.
Se c’è un elemento in cui il rock degli anni ’70 ha mostrato tutti i suoi limiti sono i deliri di onnipotenza, l’assoluto esaurimento di ogni barlume di ironia o quanto meno di leggerezza che fortunatamente continua ad essere parte integrante della musica dei Black Keys.
Che importa poi se Dan Auerbach e Patrick Carney si sentono delle star o dei nuovi geni del rock’n’roll, la loro musica è ben più forte matura di loro, anche grazie alla presenza, in alcuni brani, di musicisti del calibro di Marc Ribot, che, da solo, ha il dono di colorare e innalzare ad un grado superiore qualsiasi musica in cui suoni: ‘Lies’, ‘So He won’t Break’ che riesce a mescolare Beatles al blues e ‘Remember When (Side A)’.
Jacopo Meille
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Track List
All I Ever Wanted
I Got Mine
Strange Times
Psychotic Girl
Lies
Remember When (Side A)
Remember When (Side B)
Same Old Thing
So He Won’t Break
Oceans And Streams
Things Ain’t Like They Used To Be |