Massimo Bubola – Ballate di terra e d’acqua
(Eccher music)
www.massimobubola.it

Massimo Bubola ha alle spalle una carriera trentennale, con innumerevoli collaborazioni prestigiose, prime fra tutte quelle con De Andrè. Da vero cantautore, con diciassette album alle spalle, nonostante i successi già nel cassetto continua instancabilmente a scrivere e a portare avanti i suoi progetti musicali. E’ così che nasce “Ballate di terra e d’acqua”, nuovo album con undici brani sospesi tra passato e presente, tra realtà e immaginazione, capaci di evocare personaggi in bilico tra leggenda, tradizione, letteratura. E’ una raccolta di ballate cantautorali che non nascondono il loro lato più rock e accattivante. Dopo l’apertura “Sto solo sanguinando”, una riflessione sulla realtà contemporanea troppo spesso dominata dalla tv e dal culto dell’immagine, si passa a “Una chitarra per due canzoni”, ballata sul tema del doppio il cui testo è forse uno dei più riusciti dell’album. Colpisce anche “Dolce Erica”, una ballata noir sulle orme delle antiche ballate folk alla “Matty Groves”, in cui il tema dell’amore impossibile conduce direttamente a quello del delitto.
Il delitto torna anche su un altro brano interessante, “Uno, due, tre”, in cui il protagonista si vendica di un amore infedele con “un colpo, poi due, poi tre”.
Più distesi sono invece i toni di una ballata come “Uruguay”, tra mariachi e tex-mex, dedicata all’avventura di Giuseppe Garibaldi per l’indipendenza dell’Uruguay.
Musicalmente questo album è un esempio di cantautorato di matrice rock, ma per la sua impostazione, a cominciare dal titolo, sembra pescare nelle radici della musica folk, in un medioevo lontano, in un immaginario a tratti gotico e a tratti piratesco, con un Massimo Bubola cantastorie che attinge alle diverse tradizioni per sintetizzarle in chiave personale e italiana.

Giulia Nuti