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Alain Bashung - Bleu Petrole
(Barclay/Universal)
alainbashung.artistes.universalmusic.fr

So long Alain!
Adieu Alain!

La scomparsa il 14 marzo scorso di Alain Bashung ha provocato un grande dolore in Francia. Lo stesso presidente Sarkozy ha commentato la perdita incolmabile per la cultura francese per la morte del cantautore stroncato da un cancro ai polmoni a 62 anni. Bashung, anche se poco conosciuto in Italia, faceva parte dei senatori della musica popolare d'Oltralpe. Negli anni '60 fu uno dei primi rocker a rompere gli schemi della canozne francese e senza di lui forse non sarebbero esistiti artisti come i Noir Desir. L'occhio verso la cultura anglosassone e il jazz lo ha portato a orizzonti coraggiosi in un paese curioso ma conservatore al tempo stesso. Lo stesso trionfo, poco prima della scomparsa ai Victoires de la musique, i Grammy francesi lo conferma in pieno. Bleu Petrole d'altra parte è un album di grande fascino. Un suono (grazie anche alla collaborazione con Gaétan Roussel dei Louise Attaque) che ricorda la prateria americana e la banlieu parigona, con l'affascinante Je T'ai Manqué a far capire subito l'energia strumentale che caratterizza il Cd. Che poi arriva a lambire li stile tex-mex in Je Tuerai La Pianiste, e il country in Résidents De La République, mentre Tants de Nuits è una tenera ballata tappezzata di acustica ed elettronica. Da ricordare anche il brano rock Sur Un Trapèze, e la versione ispirata di Suzanne di Leonard Cohen. Un disco che raggiunge i livelli del precedente L'imprudence e che chiude, dolorosamente, la sua attività. Per chi conosesse il francese consigliamo di leggere il dossier a lui dedicato su www.rfimusique.com.

Michele Manzotti

1. Je T'Ai Manqué
2. Résidents De La République
3. Tant De Nuits
4. Hier A Sousse
5. Vénus
6. Comme Un Légo
7. Sur Un Trapèze
8. Je Tuerai La Pianiste
9. Suzanne
10. Le Secret Des Banquises
11. Il Voyage En Solitaire

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