Durante il giorno svolgono lavori "normali". C'è chi è un pescatore, chi un artigiano. La sera, però, i bluesman che dormono dentro di loro si scatenano e Paul Waring, Al Strong, Jimmy Klemmenz e Scott Mills, quattro musicisti del Maine, si trasformano in The Bad Daddys. Il loro è un progetto di ruggente blues elettrico dalle sfumature rock nel più classico degli stili, per la prima volta, con questo omonimo album, fermato in una pubblicazione discografica. Tra Buddy Guy e Stevie Ray Vaughn, con aperture alla Gov't Mule, The Big Daddy regalano un album con nove tracce originali, tutte firmate dal duo Waring-Strong. Certo l'ispirazione arriva da una rivisitazione dei classici, quindi non c'è da aspettarsi una rivoluzione in termini di originalità, ma la band ha un bel sound, corposo e ispirato, c'è stile nella scrittura e nell'interpretazione vocale. Le improvvisazioni sono di buon gusto, il linguaggio musicale perfettamente assimilato. Tante qualità, insomma, che rendono l'album, nonostante la produzione veramente indipendente, tutt'altro che da sottovalutare.
Giulia Nuti
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1 Cut You Loose
2 Ain't Got the Time
3 Puttin' Me Down
4 Change of Heart
5 Undone
6 Workin' Man Blues
7 All Night Long
8 Slow Blues
9 Fistful of Pennies
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