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Beppe Donadio – Houdini
(La Fusione)
www.beppedonadio.com

Il fascino misterioso di un personaggio come Houdini si trasforma in musica nel secondo album del pianista bresciano Beppe Donadio, che porta per titolo proprio il nome del grande prestigiatore. Houdini è per Donadio il secondo capitolo discografico, che segue l'esordio Merendine (2006).
Musica e magia sono territori che hanno molto in comune. Talvolta, per creare una piccola magia, basta un intreccio di musica e parole, come avviene sul primo brano di questo album, Tempo al tempo, canzone che ci racconta dell'amore e della vita attraverso un testo ben scritto ed una melodia accattivante.
Tempo al tempo è il primo brano dell'album, ma non propriamente la sua apertura. Ad accoglierci nel mondo incantato di Houdini è infatti una presentazione in stile sanremese dell'inconfondibile voce di Sergio Mancinelli, che inaugura la struttura cinematografica propria di questo lavoro. Alle canzoni si intervallano, infatti, sketch parlati e battute in cui compaiono gli interventi di fantomatici dj oppure dello stesso Beppe Donadio nei panni del suo ormai consolidato alter ego Beppe D.
Il brano che dà il titolo al disco è un esempio di cantautorato più classico e un'interessante rilettura della storia di Houdini, che non muore nella pagoda per un incidente ma per scelta, mostrando al pubblico il più d'effetto dei suoi numeri(...questo è il mio nuovo finale, con un epilogo creato ad hoc/Venite gente, c'è un uomo che muore, venite questo si chiama shock).
Donadio, oltre ai brani già citati, colpisce anche per il suo lato di contaminazione con blues e rhythm & blues, dal soul all'italiana di Dieci piccoli indiani allo scherzo blues di Sad snack blues a cui prendono parte Veronica Sbergia e Max De Bernardi. C'è, però, anche qualche lato più debole, come il brano Boyband che è deliberatamente ironico - e di questo va tenuto conto- ma difficile da gestire nei suoi oltre 7 minuti di imitazione parodiata della musica commerciale. Oppure c'è qualche brano in cui l'influenza del pop all'italiana si fa sentire molto, come su Aprile. Gioverebbe forse un po' più di essenzialità (l'album dura 78 minuti e a tratti l'ascolto si perde) e un'ironia presa più a piccole dosi, considerando che per ogni artista quello dell'ironia è un territorio davvero difficile con cui confrontarsi.

Giulia Nuti

01-Grazie dei fior
02-Tempo al tempo
03-Incubi e deliri
04-Dieci piccoli indiani
05-L’uomo nello spazio
06-Houdini
07- Caramelle
08-Il programma delle dediche
09-Boyband
10- Maestrale ( Berlino 1989)
11-Stefy D.
12-Aprile
13- Maria e gli uomini
14-Fragile
15- Briciole ( parte prima)
16-La mia idea del futuro
17-Alberto?
18-Salmo di Liberace
19-Elvis Presley sia con noi
20- Sad Snack Blues
21- Funerale per cantautore
22-Le faremo sapere
23-Le ultime parole famose
24- Calciatori e cantanti
25- Briciole ( parte seconda)

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