Gentleman Reg è lo pseudonimo dietro cui si nasconde il trentaquattrenne canadese Reg Vermue, ex Hidden Camera e nome ben noto all'interno della scena indie canadese. Numerosi sono gli aspetti che lo legano a musicisti e gruppi come Arcade Fire, Broken Social Scene, Owen Pallet, sia per l'amicizia personale e le collaborazioni artistiche che per le analogie musicali. Non pochi brani all'interno di Jet Black ricordano l'andamento ritmico e melodico degli Arcade Fire, da You can't get it back a How we exit. Paragonato spesso nel suo lato più cantautorale ad artisti come Elliot Smith e Sufjan Stevens, Reg si muove bene anche sul lato delle composizioni più intime come la toccante Rewind o la più sussurrata e dal titolo splendido When heroes change professions. Dopo la metà dell'album è capace anche di sfoderare una decisa apertura in tono dance, ma non di cattivo gusto né fuori luogo, con brani come We're in a thunderstorm.
La pecca ? Che tra gli undici brani nessuno è un capolavoro. Nel complesso, però, in un fluire variegato e movimentato di influenze diverse, Jet Black è un album che scorre bene e si ascolta bene dall'inizio alla fine.
Giulia Nuti
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1. Coastline
2. To Some It Comes Easy
3. You Can’t Get It Back
4. When Heroes Change Professions
5. How We Exit
6. Rewind
7. We’re In A Thunderstorm
8. Falling Back
9. Oh My God
10. Everlong
11. Rudy |