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Gomez - A new tide
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| Indubbiamente pop, cantabile e orecchiabile. Nonostante ciò, A new tide, sesto album dei Gomez, ha qualcosa che lo distanzia visibilmente dai pregiudizi più negativi sul pop da classifica: non è fatto per compiacere il pubblico ma, ascoltandolo, sembra che i Gomez abbiano soddisfatto prima di tutto l'esigenza di fare musica come più a loro piace, non pensando a compiacere i gusti di nessuno. Nati nel 1996 in Inghilterra, i Gomez hanno da sempre qualcosa che li avvicina musicalmente all'America, quella delle spensierate melodie da college rock ma anche quella delle jam band amanti delle melodie più solari. Non è un caso che A new Tide confermi la collaborazione tra i Gomez e la ATO, etichetta di Dave Matthews. A sottolineare uno stile che a tratti musicalmente guarda alle jam band, nell'album c'è un brano come Natural Reaction, luminosa prova di scrittura melodica alla Widsepread Panic di Don't tell the band. Con un paio di singoloni radiofonici come Win Park Slope, dal ritornello che si impara e non si dimentica più, l'album ha le carte in regola per attrarre un pubblico vasto, oltreoceano più che in Europa. L'affabilità si accosta però con una capacità di scrivere melodie che non tutti possono vantare e con una produzione curata che vede la complicità di Brian Deck (Modest Mouse, Iron and Wine, Counting Crows). Tra i Guster e la Beta Band, un altro buon risultato per la band di Southport. Giulia Nuti
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1. Mix 2. Little Pieces 3. If I Ask You Nicely 4. Lost Track 5. Win Park Slope 6. Bone Tired 7. Airstream Driver 8. Natural Reaction 9. Very Strange 10. Other Plans 11. Sunset Gates |
