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Guy Davis - Sweetheart like you
(Red House Records)
www.guydavis.com

C'è qualcosa da scoprire in ogni album di Guy Davis. Ogni volta che si presenta ai suoi fans con un nuovo album sembra non abbia nulla da aggiungere e che abbia raggiunto il suo più elevato livello di maturità, salvo poi smentirci grazie al talento ed al carisma che il bluesman di colore riesce a "tirare" fuori dalla propria anima. "Sweetheart like you", suo nuovo lavoro uscito a tre anni di distanza da "Sukunkmello", sorprende per la sua voglia di dare un nuovo volto a classici del blues come "Baby please don't go", "Hoochie coochie man", "Can't be satisfied". Davis sfida se stesso reinterpretando quei brani che hanno caratterizzato un genere ed un'epoca tanto da essere considerati un pezzo della storia del blues riuscendo nell'intento grazie alla esperienza accumulata negli anni. Aver inserito brani come quelli citati dovrebbe allontanare ogni ascoltatore che, oramai, di quelle canzoni ha sentito centinaia di versioni, ma lui riesce a calamitare la nostra attenzione grazie ad una voce avvolgente e calda e ad una esecuzione perfetta da parte dei suoi compagni di viaggio che lo assecondano fino ad esprimere esattamente l'idea che Davis vuole dare ad ogni brano.
Questo saggio di grande musica acustica, ma non troppo, ci consegna un brano che si eleva di una spanna rispetto agli altri. "Sweetheart like you", presa a prestito dal repertorio di Bob Dylan, non a caso dà il titolo all'album. E' una rivisitazione che non fa rimpiangere l'originale e che riesce a dare qualcosa grazie ad una interpretazione struggente ed intensa. Ma non è la sola perla di questo cd. Il fingerpicking di "Bring back storyville", la dolce "Sweety Hannah", scritta dallo stesso Davis, il classico di Son House, "Down south blues", sorretto dalla chitarra ed in cui il banjo "ricama" un tessuto prezioso, sono attimi di grande espressività.
Non gli unici momenti di grandezza in un album che si fa apprezzare interamente ed in cui Guy Davis dimostra, ancora una volta, di essere interprete di spessore e di non usurpare la giusta fama che lo affianca a personaggi del calibro di Eric Bibb e Alvin Youngblood Hart che, come lui, da circa trenta anni sono gli esponenti di punta di quel blues che pur reinterpretato e rinnovato non dimentica la lezione impartita dai grandi del passato.

Sweetheart Like You
Slow Motion Daddy
Follow Me Down
Sweet Hannah
Bring Back Storyville
Words to My Mama's Song
Down South Blues
Hoochie Coochie Man
Steamboat Captain
Can't Be Satisfied
Baby Please Don't Go
Angels Are Calling
Goin Back to Silver Spring
Ain't Goin' Down

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