JBM è lo pseudonimo o più semplicemente sono le iniziali di Jesse B. Merchant, artista nativo di Montereal che ha esordito in campo artistico non come musicista ma come attore, studiando recitazione a New York. Dall'east coast si è poi trasferito, su consiglio dei suoi manager, a Los Angeles, dove, oltre a recitare in vari show televisivi, ha cominciato a comporre le sue canzoni. Dopo un concerto lo hanno notato alcuni produttori hollywoodiani, che gli hanno chiesto di scrivere la colonna sonora di “Lovers in a Dangerous Time”, per cui JBM ha realizzato anche una cover dell'omonimo brano di Bruce Cockburn. Step dopo step, per JBM era giunto il momento di incidere l'album di debutto solista, che è proprio Not Even in July, registrato a New York con la collaborazione di Henry Hirsch (già tecnico di Lenny Kravitz). La calma che spesso si associa al cantautorato californiano sembra non aver lasciato immune la musica di JBM. Years è una delicatissima introduzione strumentale, che lascia spazio all'alternarsi tra la voce e le poche note di chitarra di Cleo's song. Il brano, nonostante un messaggio di speranza finale, ha un testo malinconico. E' la stessa tristezza che accompagna la musica di JBM per tutto l'album, e che ritroviamo in modo particolare in July on the Sound, bel brano con aperture alla Neil Young che racconta dell'ultimo giorno di vita di un amico di Jesse.
Più dylaniani sono invece i due brani Going Back Home e In a Different Time, quest'ultimo tra i migliori dell'album. Un album crepuscolare, che si abbina all'immagine di spiagge deserte e cieli colorati dal rosso del tramonto. Disco molto bello, tra Young e Dylan, Jack Johnson e Xavier Rudd, anche se forse un po' troppo personale, c'è talento ma ancora anche l'esigenza di maturare un linguaggio più universale.
Giulia Nuti
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