American Holly is the second album from Wyoming’s favorite applied philosopher J Shogren, who made a splash overseas since his ’07 debut, Jahamericana.
Abbiamo già parlato di J Shogren, professore di Natural Resource Conservation & Management presso l’Università del Wyoming e cantautore per passione, quando recensimmo il suo disco di debutto, Jahamericana due anni fa circa. Ciò che ci aveva colpito era stata non solo la sua vita divisa tra gli States e la Svezia dove compie i suoi studi sui cambiamenti climatici, tra l’attività universitaria e la musica, ma anche il suo innato talento compositivo. American Holly, è il suo secondo disco e rispetto al disco di debutto svela una maggiore solidità tanto a livello compositivo quant’anche a livello di arrangiamenti. Shogren ora sembra più conscio del suo talento e soprattutto, grazie al co-produttore D Tinker, è riuscito a radunare intorno a se un gruppo di musicisti eccellenti come Sally van Meter alla chitarra resonato, Jalan Crossland al banjo, Shaun Kelly al basso, e la bravissima cantante Birgit Burke ai backing vocals. Il disco mette in fila diciassette brani di ottima fattura, caratterizzati da un songwriting maturo e da un sound ben delineato a metà strada tra roots music e cantautorato. Ad aprire il disco è la title track un brano con potenzialità da singolo che apre la strada alle splendide Early In The Evening e Everyman, il disco entra nel vivo grazie alla potenza espressiva di brani come Hand Grenade ” (I’ll be a hand grenade for Jesus / And spread His word like shrapnel) e della successiva Love (The holes in my head fit the bumps in hers), i cui testi brillano per un eccellente scrittura. I due vertici del disco sono rappresentati prima da Relativity in cui Shogren canta della famosa teoria scientifica della relatività e dalla torrenziale God che ci conduce attraverso nove minuti di grande musica a metà strada tra John Henry e Casey Jones. Alla fine poco importa se a tratti Shogren tenti di misurarsi con lo stile di Randy Newman, ciò che importa è che questo disco è un piccolo esempio di grande songwriting artigianale.
Salvatore Esposito
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01. American Holly
02. Early in the Evening
03. Everyman
04. Salt Lakrits
05. Hand Grenade
06. Holes
07. Deny Me
08. French Creek
09. Well-fed Man
10. Spilt Whiskey
11. Relativity
12. She's With Me
13. Baby On the Tracks
14. God's
15. Jj Polka
16. Hardwood Floor
17. Come All This Way
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