The Water Callers is an interesting duo that plays original music inspired by traditional Southern USA styles including jazz, country, bluegrass, gospel and folk.
Immaginate una versione roots di Simon & Garfunkel che si ispira alla tradizione musicale americana con influenze che vanno dal jazz al bluegrass passando per il gospel e il folk. Ebbene, The Water Callers incarnano perfettamente questa idea, proponendo uno stile assolutamente originale arricchito da testi autoironici e da una presenza scenica davvero esilarante. Per capirlo basta ascoltare Springboard, il loro ultimo album, il secondo della loro carriera, in cui hanno sintetizzato alla perfezione l’essenza del loro stile capace, e che mette in fila dodici brani davvero interessanti come nel caso della divertentissima She Was The One, a cui è abbinato un video non meno travolgente. Il loro talento, però, emerge a pieno in brani come A Night Like This o Magnolia in cui le loro voci si abbandonano in scorribande roots. Non meno interessanti sono le più leggere Look, Sweet Girl o Caroline che strizzando l’occhio al bluegrass con tanto di banjo e mandolino in bella evidenza e mettono in luce tutta la loro bravura nel maneggiare con grande cura anche la tradizione. Non manca qualche accenno al pop con Remembers Breathe o Miner's Lullaby, ma si tratta solo di simpatiche trovate che ben si adattano allo stile leggero che hanno scelto per la loro musica. Senza prendersi molto sul serio i Water Callers hanno messo insieme un disco di tutto rispetto che si lascia apprezzare ed incuriosisce non poco per i prossimi sviluppi che la loro carriera potrà avere.
Salvatore Esposito
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1 A Night Like This
2 Requiem
3 Look, Sweet Girl
4 Magnolia
5 Hold Out
6 Caroline
7 She Was the One
8 Mama
9 Remember to Breathe
10 Miners' Lullaby
11 Green Pastures
12 Time After Time |