Colors described with piano keyboard
Couleurs décrits avec le clavier du piano
All'ascolto di questo disco ci sentiamo immersi in un'atmosfera simile a quella dei classici Quadri di un'esposizione di Modest Mussorsgki. Non tanto nelle sonorità, quanto negli intenti perché il pianista francese François Couturier ha deciso di portarci in un viaggio dove i colori in musica sono tenui, tra momenti ispirati a Johann Sebastian Bach a Claude Debussy, a Igor Stravinskij. Il jazz, per tanti anni praticato da Couturier, è un mezzo, non un fine di questa serie di composizioni in cui stagioni e tonalità cromatiche (e parliamo di immagine) sono assolute protagoniste. Il giorno così bianco, titolo di un brano dedicato a “Nostalgia” di Andrei Tarkovski, è la sintesi degli altri colori descritti da Couturier. Un percorso che inizia con l'alba (descritta da scale pentatoniche) e finisce al chiaro di luna, quasi un corale. “La suite Colors” è una vera e propria tavolozza di note tra vari stili novecenteschi, i due movimenti di “Clair-Obscur” hanno un ritmo più veloce, ma irregolare. Un disco di musica contemporanea dove la composizione ha la meglio sull'improvvisazione. Sicuramente interessante per chi ama la letteratura pianistica che affronti sonorità tipiche della musica colta sviluppate in modo personale.
Michele Manzotti
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L'aube
Un calme matin orangé
Lune de miel
L'intemporel
Le soleil rouge
Der Blaue Reiter
Sensation
Un jour si blanc
Colors
Clair-obscur
Voyage d'hiver
Per les soirs bleues d'été
Moonlight
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