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Ray Charles: O Genio, live in Brasil 1963
(Warner / Rhino)
www.rhino.com

Documento imperdibile del Genius of Soul questi due set registrati dalla televisione brasiliana sono quanto di più tangibilmente Blues ci possa lasciare il grande Ray Charles. Il 1963 è un anno di successi e di bufere private per Ray; l’assunzione di droghe lo hanno ridotto a uno straccio ma la forza della musica è ed sarà più forte di qualsiasi tentazione. Il documento della Rhino ha valore perché presenta ancora forte l’anima di ray che staccandosi dal Blues delle origini va verso il country & Western. Ma di questo secondo periodo in questa registrazione video c’è lo stretto necessario, giusto “take these chains from my heart”, “You are my sunshine“ e “i can’t stop loving you“. Il resto è blues allo stato puro e al fulmicotone come quello suonato nelle ballroom dall’orchestra e che Charles aveva frequentato solo fino a qualche anno prima. La negritudine totale impera, con le Raelettes e la loro solista, Margie Kendriks, che brillano per ghigno e aggressività emotiva. I musicisti solisti (tromba, sax) caricano gli assoli ma rispettano gli interplay e tutti sono legati a una disciplina formale che la dice lunga sulle regole di una orchestra Rhythm & Blues – come in “take these chains“. Ray Charles dirige l’orchestra con sicurezza ma, cosa che lascia stupefatti, è il suo completo command della regia video; il pianista di Seattle chiama letteralmente a sè le telecamere senza perdere un’oncia di quello swing che lo ha sempre contraddistinto al piano, alla voce e nell’insinuarsi degli arrangiamenti.
In un contesto televisivo antico e instabile (ci sono problemi di luci, di fondali, di controllo camere e focali di profondità) Ray Charles dimostra quanto era avanti e come fosse, in fin dei conti, un marziano. In questo straordinario documento dvd riviviamo inoltre un momento importante della storia di Charles, e possiamo riflettere su quanto la miscela fra musica nera delle origini e il country & western dei successi del momento sia stato vissuto dall’artista e dai suoi accompagnatori in maniera assolutamente fluida, armonica e senza traumi. Come si compete a un grande.

Ernesto de Pascale



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