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Artisti Vari: Nevermind-Glitterhouse
Glitterhouse/Venus
www.glitterhouse.com
The Glitterhouse Records is an important european indie label that released a lot of alternative-country album but that started his music career with a joint-venture with Sub Pop, the label that released Nirvana’s first album. This compilation of 3 cds is a good opportunity to listen some sampler of their catalogue.
La Germania, si sa, è ormai considerata un avamposto dell’alternative-country made in U.S.A. nel vecchio continente, una delle etichette più attive sul questo fronte è senza dubbio la Glitterhouse, label nata nella cittadina di Beverungen agli inizi del 1984 ad opera di Reinhard Holstein, il cui nome paradossalmente si ispira ad un brano della band inglese funk, Medium Medium. La nascita della Glitterhouse vista vent’anni dopo, attraverso questo box set celebrativo e soprattutto attraverso le liner notes raccontate in prima persona da Holstein, assume i tratti di una favola metropolitana. Holstein all’epoca, giovane rocker appassionato di punk, new wave e garage-beat racconta infatti che la Glitterhouse nacque come una fanzine ciclostilata a tiratura venticinque copie, a cui ben presto fece seguito una sorta di mail-order per smaltire alcuni 7” della Citadel di cui aveva fatto incetta durante un suo viaggio in Australia. Il passo per gettare le basi per un etichetta diventò così brevissimo infatti in poco tempo da alle stampe la prima compilation, una cassetta che raccoglieva il meglio della scena garage tedesca, dal titolo Declaration Of Fuzz. Solo qualche anno dopo però cominciarono a vedersi i primi risultati, infatti la joint-venture con la Sub Pop, fruttò numerosi consensi e il merito di aver portato per la prima volta in Europa un brano dei Nirvana, Spank Thru nella compilation Sup Pop Rock City. Dopo la vendita della Sub Pop alla Warner, il sodalizio si sciolse, tuttavia una nuova strada da percorrere si apprestava ad apparire agli orizzonti, ovvero l’alternative-country. Ed è qui che la Glitterhouse trova la sua dimensione, l’attenzione con cui si avvicinano a questo genere è davvero degna di plauso, infatti da questa etichetta sono usciti dischi di autori come John Dee Graham, Terry Lee Hale, Mark Olson, Victoria Williams ma soprattutto di songwriter performer come Butch Hancock. A vent’anni di distanza e quasi 620 dischi in catalogo, il bilancio non può che essere positivo, nonostante qualche produzione fallimentare qua e là. Per chi volesse recuperare qualche disco del loro catalogo storico, vale la pena riascoltarsi i dischi dei 16 Horsepowers, dei Walkabouts ma soprattutto Hugo Race & True Spirits, vero fiore all’occhiello di questa etichetta negli ultimi anni. Ascoltate i tre dischi del box set con attenzione, e scoprirete che l’America è ad un passo da noi!
Salvatore Esposito
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