. Jim Leverton e Geoff Richardson

Jim Leverton e Geoff Richardson
Teatro dell’Antella, 17 febbraio 2006 – Lightshine Opening Act
Teatro Del Sale, Firenze, 18 febbraio 2006


Jim Leverton e Geoff Richardson sono esponenti di quella categoria di musicisti indomiti, noncuranti della notorietà e del successo che hanno contribuito alla storia della musica rock inglese degli ultimi quarant’anni. Entrambi hanno fatto parte di gruppi storici della scena inglese, dai Juicy Lucy, ai Penguin Cafè Orchestra, dai Fat Mattress fino ai Caravan in cui ad oggi i due musicisti militano. Avere l’occasione di ascoltarli dal vivo significa ripercorrere non solo la loro storia musicale, ma anche comprendere ciò che ha significato l’Inghilterra per la musica rock e folk nel panorama musicale mondiale. La scelta poi di presentarsi in duo acustico, rende ancor più unico l’evento dal momento che le canzoni proposte vengono riportate alla loro essenza, a come probabilmente sono state concepite e scritte dai vari autori.

Il piccolo teatro dell’Antella è pieno. C’è curiosità ed eccitazione nei volti delle persone che si sono date appuntamento per l’ultimo concerto della rassegna ‘Facciamo Canzone’ organizzata dal Comune di Bagno A Ripoli in collaborazione con il Popolo Del Blues ed il supporto tecnico dello studio di registrazione Larione 10. È la prima data – delle tre previste – che i due musicisti inglesi tengono in Italia dopo la fugace apparizione in ottobre al Melbook Store in compagnia di Audience e Barclay James Harvest per la presentazione della neonata etichetta inglese Eclectic, evento sempre promosso del Popolo Del Blues. L’eccitazione è visibile anche negli occhi dei due musicisti non appena salgono sul palco, imbracciano gli strumenti - chitarra acustica per Jim e la viola per Geoff - ed iniziano a cantare una folk song dal repertorio di Christy Moore: tutta l’esperienza, il desiderio di suonare, la profondità del loro vivere la musica ti avvolge. Il pubblico è come in apnea, stordito da un inizio subito così carico di emozioni. Il primo applauso è liberatorio per entrambe le parti: i musicisti alzano lo sguardo e sorridono, mentre la platea è finalmente libera di ricambiare l’enorme quantità di emozioni ricevute durante l’esecuzione del brano. Per tutta la durata del concerto il carico emotivo sarà costante: sia che venga suonato un brano dei Beatles (‘I’m Looking Through You’) o un traditional, sia ‘Sunday Afternoon’ dei Kinks (con Geoff al mandolino) o un brano inedito del duo come la splendida ‘I’ll Disappear’. A fine concerto la vera sorpresa per i due musicisti: Ernesto De Pascale e Michele Manzotti del Popolo Del Blues consegnano agli ignari musicisti una targa di riconoscimento per il loro contributo alla musica rock. “Nessuno mi ha mai dato un riconoscimento” sono le parole che lo stupito Geoff Richardson proferisce, e se da un lato questo ci fa riflettere sulla poca riconoscenza nei confronti di chi è un vero artista, dall’altro ci rende orgogliosi di essere stati i primi a riconoscere a Jim Leverton e Geoff Richardson tutti i meriti che hanno.

L’atmosfera al Teatro Del Sale è totalmente diversa. È un luogo davvero unico quello voluto e creato da Fabio Picchi. Il cibo, che stato protagonista indiscusso della prima parte della serata, lascia il testimone alla musica. Il passaggio è segnato dall’improvviso abbassarsi delle luci e dal silenzio che, come d’incanto, riempie la sala. I tavolini scompaiono così come piatti e posate; gli unici superstiti e testimoni della cena che fu sono i bicchieri ancora colmi di vino. I due musicisti sembrano meno tesi rispetto alla serata precedente. È forse per questo che per presentare una scaletta in parte diversa rispetto alla serata precedente, per sorprendere loro stessi in primo luogo. Il pubblico, come è successo il giorno precedente, è sopraffatto e ascolta con attenzione ricambiando con applausi fragorosi le esecuzioni di ‘Clonakilty Bay’, dello strumentale ‘Walk Don’t Run’, di ‘Say It Ain’t So, Joe’ di Murray Head, della struggente ‘Let It Be Me’ degli Everly Brothers fino alla strepitosa esecuzione di un brano dal repertorio di Eddie Cochrain che vede Geoff Richardson vestire le vesti dello “spoon man”, il suonatore di cucchiai. E alla fine anche i due musicisti tradiscono dallo sguardo l’emozione e la gioia di aver condiviso con tutti noi un’altra serata indimenticabile.

La serata del 17 febbraio ha visto il ritorno sulle scene dei rinati Lightshine di Ernesto De Pascale, Paolo Giorgi e Gianni Rosati a cui si è aggiunta la giovane Giulia Nuti. Un ritorno che ci offre la possibilità di ascoltare ben quattro canzoni originali nelle quali la personalità dei musicisti e le loro influenze si fondono perfettamente. È bello ascoltare la voce West Coast di Paolo Giorgi in ‘The Sails & The Sea’ così come le melodie di “beatlesiana” memoria in ‘About a Girl And A Boy’ cantata da Ernesto De Pascale. Chiudono il set ‘One More’, molto vicina al repertorio di Crosby, Stills, Nash & Young e ‘I’m Only Playing The Game’ dal sapore melanconico.

Jacopo Meille

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