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Riccardo Storti - Codice Zena
Riccardo Storti - Codice Zena Ed. Aereostella - pg. 300 € 19,00
www.aereostella.it
Un grande libro, di contenuti e di ricerca, per descrivere la realtà progressive di un piccolo grande universo: la città di Genova nel periodo 1971-1976.
Per questo il nome “Zena”, che altro non è che Genova in dialetto. Una città di mare che si difende, fatta di vicoli e strade strette, come commenta Gino Paoli in una appropriatissima citazione da una intervista del ’76 che introduce il volume, ma anche una parte di quella “grande provincia”, come ricorda Mauro Pagani nella prefazione al libro, che tanto ha contribuito per lo sviluppo del progressive italiano. Quella di Riccardo Storti, Coordinatore del Centro Studi Progressive Italiano, è una ricerca capillare, fatta cercando meticolosamente tra i giornali dell’epoca di cui spesso vengono riportare riproduzioni degli articoli. Lo zoom si stringe e scende tra i vicoli della città, a dare importanza ad avvenimenti magari piccoli a livello nazionale o internazionale ma giganti e fondamentali se si scende nei dettagli della storia di una città. E forse è proprio questo ad affascinare. La cronologia, i gruppi, i locali, gli eventi , i protagonisti, tutti osservati da vicino e con la volontà di scandagliare la storia della città. È un libro piacevole da leggere dall’inizio alla fine, bello da avere e interessante da consultare in ogni momento. Dalle pagine saltano fuori i nomi dei gruppi maggiori come Delirium e New Trolls, ma anche e soprattutto di tanti “minori” (e minori è bene sempre virgolettarlo) come Latte e Miele, Nuova Idea, Ibis, Picchio dal Pozzo. La memoria storica è conservata tramite dettagliate schede che raccontano le bands e i loro dischi. Una città che è stata patria di gruppi rock come prima di cantautori, in un percorso che da un genere all’altro si differenzia ma che è anche un passaggio del testimone. La prospettiva di raccontare la storia del rock Italiano attraverso lo zoom sulle città si è diffusa negli ultimi anni, e questo è un altro degli esempi di come i risultati possano essere molto positivi.
Giulia Nuti
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