. Destroyer – Destroyer’s Rubies

Destroyer – Destroyer’s Rubies
(Merge/Wide)
www.mergerecords.com



Destroyer’s seventh album still mutuates heavy memories from the ‘70s, but for the first time does it with the aid of a full formed band.

Dan Bejar è noto come una delle forze creatrici che stanno dietro ai New Pornographers, anche se la sua presenza nel supergruppo canadese è da sempre avvolta nel mistero. In realtà Bejar preferisce dar loro qualche canzone senza però seguirli in tour, non per snobismo ma perché ha un’altra creatura da sfamare. E dire che lo pseudonimo Destroyer, preso intorno alla metà degli anni ’90, doveva rimanere un semplice dopolavoro senza particolari speranze, ma nel corso degli anni è cresciuto fino a diventare una sigla molto amata negli ambienti indie. Destroyer’s Rubies è il suo settimo album, lavoro che a conti fatti non si preoccupa di cambiare coordinate sonore ben definite. L’amore folle si chiama ancora glam-rock, in particolare il primo Bowie e l’insistita confessionalità che Lou Reed esibiva in quel capolavoro intitolato Berlin. Rispetto al precedente Your Blues, che della carriera di Bejar rimane probabilmente il parto più riuscito, Destroyer’s Rubies aggiunge una muscolarità più elettrica, mediata grazie all’aiuto di una band vera e propria. Lo annuncia subito Rubies, lunga epopea elettroacustica che si arrotola su se stessa senza mai rivelarsi nella classica struttura strofa-ritornello-strofa. Sarà così per tutto il disco, Bejar ha infatti molto da dire e pone l’attenzione su testi che come è sua abitudine sono di costruzione raffinata ma anche molto criptica. Di gemme preziose ce ne sono: Painter in Your Pocket, European Oils e A Dangerous Woman Up to a Point resteranno ascritte fra le migliori canzoni a firma Destroyer, ma è la conclusiva Sick Priests Learn to Live Forever a dettare il passo e muoversi verso una scrittura più ornata e musicale, vicina al Neil Young glorioso di On the Beach. Potrebbe essere questo il futuro della macchina creata da Bejar, e francamente ci sembra tutt’altro che fosco.

Bernardo Cioci
Tracklist:

1. Rubies
2. Your Blood
3. European Oils
4. Painter in your Pocket
5. Looters' Follies
6. 3000 Flowers
7. A Dangerous Woman Up to a Point
8. Priest's Knees
9. Watercolours into the Ocean
10. Sick Priest Learns to Last Foreve

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