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Pink Ariel - Pedestrian Pop Hits
Pink Ariel - Pedestrian Pop Hits
(Southern)
www.southern.net
Spaced out long gelatinous jam for L.A.’s weirdo
Ariel Rosemberg, Pink Ariel, rappresenta l’ala più elusiva della musica losangelina. Egli non ha molto da dividire con il suono a cui ci ha abituato Los Angeles, se si esclude vaghi ricordi di un pop radiofonico che non si ascolta più. Pink Ariel’s Haunted Graffiti, nome completo del suo progetto discografico ci era parso dedicato alla ricerca, teso a verificare i limiti estremi della scrittura in forma di canzone.
In “Pedestrian Pop Hits” Rosenberg incide per la prima volta accompagnato da un vero gruppo e le istanze della sua ricerca si fanno più chiare. “Pedestrian Pop Hits”, solo mille copie per il progetto “Latitudes” della britannica etichetta britannica Southern, lo vede in studio con i compagni di viaggio del suo tour inglese dell’estate 2005 impegnati in un’unica lunga composizione registrata dal vivo in sala di registrazione, di 16 minuti.
Ariel si lascia dietro di sé il pop malato dei dischi precedenti e opta per una lunga e gelatinosa improvvisazione in cui fanno la parte del leone i suoi distintivi arpeggi organizzati in forma di drones chitarristici mentre gli altri componenti del gruppo forniscono a Rosenberg una base sonora a metà strada fra i tedeschi Ash Ra Temple e i fiorentini Sensation’ s Fix. Instancabilmente l’artista usa la voce come un ulteriore strumento, gli anni settanta più deviati e lisergici tornano prepotentemente alla mente.
“Pedetrian Pop Hits” serve a capire Pink Ariel dal vivo ed è uno strumento utile per approfondire il mondo folle e singolare di un personaggio fino ad oggi inclassificabile
Ernesto de Pascale
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