. Watermelon Slim & The Workers

Watermelon Slim & The Workers
(Northernblues Records NBM 0032 – 2006 – Canada)



Watermelon Slim delivers the goods on this CD plenty of stripped-down, unvarnished Blues. This release is a blast: bare sounds injected of husky vocals and murky solos expertly melted into infectious rhythm traps. Watermelon Slim plays and sings like a man thoroughly possessed by his own ghosts without neglecting a tad of dark humour. Another ace up on Northerblues’ sleeve.

Cocomero Magro e i Lavoratori non possono non ispirare simpatia di primo acchito: sulle loro facce si legge la difficoltà di vivere, come in un film neo-realista. Matrimoni falliti, la guerra in Vietnam; a corredo alcool, droga, depressioni, insomma una storia americana come tante altre nonostante i loro nomi sembrino usciti da un romanzo di Pénnac. Watermelon Slim ha una voce ramata al bourbon e un gioco d’armonica sufficentemente originale e potente da iscriversi nella categoria delle rivelazioni, coi suoi Workers fa un Blues scarno, minimalista, senza scimmiottare nessuno, tenendosi sistematicamente lontano dai grandi modelli. Ogni tanto affiora una vocazione cantautorale, sempre assillata dalla gabbia delle dodici battute e sporcata da un suono garage. Ritmica agile e precisa, col basso di Cliff Belcher sempre ben distinto dalla batteria di Micheal Newberry, Ike Lamb solista asciutto, qua e là il piano di Dennis Borycki, e Cocomero Magro che si diletta non solo all’armonica, ma anche al dobro e alla slide con altrettanto successo. Non ci sono momenti di stanca, al contrario questo é uno di quei CD che apprezzerete totalmente dopo qualche ascolto perché dietro all’angolo c’é sempre un elemento nuovo, un retrogusto che si aggiunge ad un piatto semplice, quasi austero. Nell’iniziale “Hard Times” bisogna abituarsi al modo di cantare, impastato quasi gutturale, di Cocomero Magro ma già s’intravedono i grandi pregi di questo CD: un Blues parco fatto di piccole invenzioni geniali, come la batteria che sostiene il canto, il suono dell’armonica come se fosse suonata nella stanza accanto, la voce a magafono nella seguente “Dumpster Blues” dove imperversa anche un gioco di ritmica semplice quanto efficace. Watermelon Slim rispolvera la lezione di George “Harmonica” Smith in “Possum Hand”, pezzo straordinario, con un’armonica che riempie gli spazi, accompagna la chitarra eppoi la sopravanza con un fraseggio veloce e insistito. Dobro e batteria avanti in “Frisco Line” nella boutade non nuova del treno che qui trova rinnovata efficacia mentre con “Mack Truck” si ritorna on the road – i Mack sono quei camions americani di taglia spropositata. “Folding Money Blues”, intemporale acustica dobro e voce, é forse il pezzo migliore mentre “Hard Labour” offre un eccellente lavoro di slide doppiato da un bell’assolo di Ike Lamb. Squisita la finale “Eau de Boue” – muddy water – un “scherzo” swamp cantato in francese con una slide nervosa il giusto. Un grande disco. E una lode per i canadesi di Northernblues records che, giustamente disturbati dalla tiritera sul copyright che sembra una dichiarazione di guerra, mettono sempre un finalino umoristico.

Luca LUPOLI

Track list

Hard Times
Dumpster Blues
Baby Please don’t Go
Devil’s Cadillac
Check Writing Woman
Possum Hand
Frisco Line
Ash Tray
Mack Truck
Bad Sinner
Folding Money Blues
Juke Joint Woman
Hard Labour
Eau de Boue

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