. Beth Orton - Comfort Of Strangers

Beth Orton - Comfort Of Strangers
(Emi)
www.bethorton.co.uk



A musical journey through the effects of love on humans’ life. For the good and the bad.

Beth Orton torna a noi con un album dalle sonorità acustiche e minimali che si staccano molto delle sue ultime uscite discografiche. Ben coadiuvata da Jim O’Rourke, reduce quest’ultimo dalla collaborazione con i Sonic Youth, Beth Orton riesce a parlare d’amore per ben quattordici brani senza mai scadere nel banale o nello scontato. L’amore è affrontato in tutte le sue molteplici sfaccettature, come dispensatore di gioia e dolore (‘Worms’), come valore assoluto (‘Rectify’), come annientatore dell’io in funzione del partner (‘Shadow Of Doubt’), come l’eterno motore delle nostre scelte (‘Conceived’).
L’intero disco è come pervaso da un alone di serena rassegnazione, di quel senso cioè di consapevole accettazione che la vita dell’uomo è fatta di contraddizioni, di sentimenti che non sono mai buoni o cattivi, e che è impossibile avere la risposta per tutto. A noi tocca vivere e prendere quello che ci viene dato e, spesso, tolto.
La musica accompagna queste considerazioni, morbida e sinuosa, e supporta la voce ora fragile, ora austera di Beth Orton, che si riappropria dell’accento inglese che sembrava aver dimenticato nel disco precedente, e che è un piacere ascoltare di nuovo.

Jacopo Meille

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