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Johnny Neel - Gun Metal Blue - Mike Cullison - BAC Johnny Neel - Gun Metal Blue Il nome di Johnny Neel si associa ancora alla mitica Allman Brothers Band nonostante ne sia uscito ormai da qualche anno per intraprendere una fortunata carriera come solista che lo ha visto collaborare anche con gli italiani W.I.N.D. I dischi di cui andiamo a parlare presentano i due caratteri della sua nuova vita artistica ovvero quella di songwriter e quella di session-man e produttore. Prodotti entrambi dalla piccola ma combattiva Breakin’ Records, Gun Metal Blue di Neel e BAC di Mike Cullison nonostante il packaging molto povero, sono due ottimi album caratterizzati entrambi da una fresca vena compositiva e da un ottimo appeal sonoro. Gun Metal Blue, secondo lavoro di Neel per la Breakin’ Records, presenta undici brani caratterizzati da un andamento rock blues dai tratti fascinosi, come dimostrano la trascinante Cross My Mind, il southern blues di I Found It e la sinuosa Not This Time. Il vertice del disco è però la poetica rock blues ballad velata di gospel Sure As The Day Is Long, degna del miglior Van Morrison con tanto di archi a duettare con il piano di Neel. Diverso è invece l’approccio di Mike Cullison, il cui songwriting sembra essersi indirizzato verso un sound rockabilly dai tratti stradaioli come dimostrano la title track (Big American Car) in cui la sua chitarra duetta alla grande con l’organo di Johnny Neel e Devil I Can’t Talk To, con tanto di sax suonato da Joe McGlohon in bella evidenza. Ottimi anche i brani dai tratti old time come l’elvisiana Beyond The Madness e il superclassico Honey Don’t con Johnny Neel alle prese con una indiavolata performance pianistica. Insomma questi due dischi piaceranno senza dubbio agli amanti del rock blues più classico con riferimenti roots ma soprattutto a chi è attento ai virtuosismi e credeteci qui ce ne sono da vendere. Salvatore Esposito |
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