Roger McGuinn - Folk Den Project 1995-2005
(April First Production)
www.rogermcguinn.com
A “handmade” box-set of four disc that celebrates Roger McGuinn’s Folk Den Project. In his house in ten years alone with his guitars Roger recorded about 200 traditionals of American folk music from folk and blues to bluegrass and he posted all this tracks on his website. Now are available for all in this box-set.
Dieci anni fa Roger McGuinn da solo e con il solo ausilio delle sue chitarre (la classica Rickenbaker e il banjo su tutte) cominciò quasi per scherzo a registrare una serie di vecchi traditionals e a metterli a disposizione dei fans gratuitamente sul suo sito. Piano piano divennero sempre di più tanto che la Appleseed qualche anno fa volle dedicare un disco a questo progetto, Treasures From Folk Den che nonostante la cristallina bellezza però snaturava un po’ l’idea base affiancato a McGuinn ospiti speciali come Joan Baez e tanti alti. A dieci anni di distanza però McGuinn ha voluto rimettere in ordine le cose e ha ri-registrato tutto il materiale originario in qualità migliore e ha selezionato cento brani raccogliendoli in un cofanetto di quattro dischi. Era un lavoro necessario dato che di quest’opera si è parlato pochissimo ed era giusto rendere disponibile per tutti questo percorso che dal punto di vista storico-musicologico non ha precedenti. L’ascolto è un vero e proprio viaggio nel tempo lungo la tradizione musicale anglo-americana, si va da brani di matrice inglese come Nottamun Town e Finnegan’s Wake a perle come Bonnie The Ship Diamond (già incisa da Bob Dylan nei Basement Tapes) e Dink's Song fino a giungere a traccie più famose come Wild Mountain Thyme (già incisa con i Byrds), Wagoner's Lad o la mitica St.James Infirmary. Nel complesso però questo cofanetto ha l’aria di un’ ”operazione nostalgica”, e questo non giova ad un grande artista da cui si attende un’ultima zampata di grande classe. Il cofanetto è disponibile in vendita solo sul ufficiale dell’artista: HYPERLINK "http://www.rogermcguinn.com" www.rogermcguinn.com.
Salvatore Esposito
