Vinicio Capossela is a great italian songwriter. His new album, Ovunque Proteggi, is a musical masterpiece because for the first time he mixed perfectly all his influences from Italian folk music to Tom Waits with great lyrics and genial arrangement.
Scatole cinesi in un disordine funzionale al genio cantautorale di Vinicio Capossela, è la prima cosa che potrebbe saltare fuori dopo aver sentito per intero tutto Ovunque Proteggi, il suo nuovo album dopo una pausa di ben sei anni che segue una raccolta (L’indispensabile) e un interessante libro (Non si muore tutte le mattine). Si è detto già moltissimo di questo disco, pochissimi lo hanno stroncato, altri sono andati più a fondo e hanno tratto conclusioni diverse, altri ancora si sono limitati a sparare ipotesi interpretative di cui sinceramente non si sente necessità. Piuttosto Ovunque Proteggi non andrebbe affatto analizzato perché ogni singola nota, ogni singola parola, ha un senso ogni cosa gira nel senso giusto (Pena de l’Alma) o sbagliato (Medusa Cha Cha) per un motivo preciso. Un singolo scanzonato e spiazzante al punto giusto come Dalla Parte Di Spessotto, un paio di brani dall’appeal sperimentale (Brucia Troia e Moskavalza), tre capolavori al punto giusto (Nel blu, S.S. dei Naufraghi e la title-track), una citazione-tributo a Tom Waits (Al Colosseo) e un mucchio di altri ammiccamenti nel classico stile caposseliano sparsi qua e là con gusto. Cosa chiedere di più o meglio cosa dire di più? Più che altro però è bene evidenziare come questo disco sia una sorta di viaggio nel presente e nel passato della tradizione musicale italiana, come dimostra L’Uomo Vivo, una sorta di fotografia in bianco e nero della processione di Scicli (RG) con tanto di band diretta da Roy Paci o Brucia Troia è stata incisa nella grotta di Ispinigoli (NU) con Marc Ribot e le voci dei tenores sardi o ancora che Dalla Parte di Spessotto è stata incisa a Calitri (AV) paese di origine del padre di Vinicio. In questo disco Vinicio Capossela ha senza dubbio raggiunto il suo vertice molto più che nell’applauditissimo Canzoni A Manovella dove sembrava essere rimasto prigioniero di un inizio Novecento in cui il bianco e il nero sfumavano spesso in un grigio senza sfondo. Nella poesia di Ovunque Proteggi è possibile rintracciare una perfetta commistione di folk italiano, sperimentalismo sonoro e poesia e per questo un plauso va alla produzione di Pasquale Minieri, ormai un alchimista provetto delle sonorità trasversali. Ora non resta che apprezzare questo disco dal vivo, che dopo la strepitosa data inaugurale di Avellino (sua città di origine) si preannuncia come impedibile.
Salvatore Esposito
|
Track list
1) Non Trattare
2) Brucia Troia
3) Dalla parte di Spessotto
4) Moskavalza
5) Al Colosseo - Il rosario de La carne
6) L'Uomo Vivo (inno al Gioia)
7) Medusa cha cha cha
8) Nel Blu
9) Dove siamo rimasti a terra Nutless
10) Pena da l'Alma
11) Lanterne Rosse
12) S.S. dei Naufragati
13) Ovunque Proteggi |