. BBC 2 Folk Awards - Folk awards 2006

BBC 2 Folk Awards
London, The Brewery. 6 febbraio 2006
www.bbc.co.uk/radio2


VV.AA. - Folk awards 2006
(Proper)
www.properdistribution.com

Potremo ricordare la serata per molti motivi. A partire dal finale, quando i Fairport Convention di oggi e di ieri si sono uniti per il loro brano-inno Meet on The Ledge. Oppure quando la figlia di Sandy Denny, Georgia Lucas, giunta dall'Australia, ha tenuto in mano il premio per l'album Liege and Lief in memoria della madre. Oppure quando un sempre più incredulo John Tams si aggiudicava un premio dietro l'altro, tre su cinque nomination. Oppure quando si sono alternati sul palco tanti giovani musicisti a tenere alta la tradizione di un genere che guarda al passato rielaborandolo in chiave attuale. I BBC 2 Folk Awards sono stati anche questo, ma c'è di più. I premi dedicati al folk-rock britannico hanno dimostrato che questo genere ha la grande capacità di attrarre interesse. Al The Brewery infatti si sono incontrati musicisti, produttori, discografici, attori, conduttori radiofonici e giornalisti, tutti intenti a celebrare un evento prima che a testare uno stato di salute. Una diagnosi più che buona, dato che il maestro di cerimonie Mike Harding, conduttore del programma radio che tradizionalmente trasmette un repertorio roots, folk e acustico in genere ha raccolto intorno a sé il gotha del genere. Mancava qualcosa, la scena folk alternativa che è rappresentata in primis dalla Incredible String Band, ma anche da tante realtà importanti di cui spesso abbiamo parlato su queste pagine.



Alla serata sono arrivati vari artisti, inclusi nelle quattro nomination delle varie categorie (folksinger, duo, gruppo, album, canzone originale, traccia tradizionale, musicista, interpretazione live, artisti emergenti, folk club) oltre ai premi alla carriera, alla “buona tradizione” e all’album più importante della storia del genere, anzi quello che ha influenzato maggiormente ascoltatori e musicisti.
Gli Awards erano inoltre introdotti da Mike Harding, che conduce uno specifico programma su BBC 2 che ha coinvolto artisti e attori per consegnare i premi; a partire da Bob Hoskins e Charles Dance per finire a Mark Knopfler, al quale è stato dato l’onore di premiare Richard Thompson. A ogni premio era alternato un set musicale e in questo caso non sono mancate belle sorprese da parte dei giovani artisti: il primo a salire sul palco, Michael McGoldrick (premio musicista dell’anno), si è dimostrato interprete di grande precisione con i suo flauto in Hillsbrook Reels, mentre la scozzese Julie Fowlis (migliore artista emergente) ha conquistato la platea con la sua grinta e la sue melodie intonate in gaelico. Un’ottima energia è stata dimostrata anche dai Flook (migliore formazione), gruppo basato sul dialogo tra flauto traverso e tin whistle sorretti da chitarra e bodhran, ma forse l’esibizione più convincente è stata quella di Kate Rusby (non per niente premio per migliore prova dal vivo) che in coppia con Roody Womble ha proposto la splendida ballata No Names. La serie dei premi ai più giovani è stata completata dalla coppia John Spiers & John Boden (miglior duo), mentre sul palco saliva Seth Lakeman che con il suo Take No Rogues ha dimostrato come il folk si sposi degnamente con la canzone d’autore.

Veniamo alle emozioni fornite dai “senatori”. A partire dal plurivittorioso John Tams (Folkinger dell'anno, migliore traccia tradizionale e miglior album The Reckoning, tre vittorie su cinque nomination) che insieme a Barry Coope alle tastiere e alla seconda voce ha presentato un brano strepitoso Vulcan and Lucifer, sul dialogo al centro della terra tra i due personaggi. Poi i premi alla carriera: Paul Brady, irlandese e collaboratore di tanti musicisti tra cui Bonnie Raitt, con un percorso artistico vario e complesso fatto anche di Rhythm & Blues. Quindi il già ricordato e festeggiatissimo Richard Thompson, oggi residente a Los Angeles, musicista che ha saputo traghettare le esperienze del folk-rock verso un linguaggio a tutto campo con esperienze autorali importanti e colonne sonore. Infine Ashley Hutchings, “good tradition award” che ha ricevuto il premio vestito dell'immancabile maglia della Fiorentina e che ha parlato dei suoi due ultimi progetti, i Rainbow Chasers e il disco anglo-italiano insieme a Ernesto de Pascale. Hutchings, a differenza di Brady e Thompson non si è esibito da solo, ma è stato coprotagonista del gran finale affidato ai Fairport Convention. Il premio a Liege and Lief, album del 1969, come album fondamentale per lo sviluppo del genere, ha visto sul palco i musicisti di ieri e di oggi. La formazione di quell'album infatti si è ritrovata insieme dopo tanti anni: Dave Swarbick (non più in sedia a rotelle), Thompson, Hutchings, Dave Mattacks e Simon Nicol hanno presentato Matty Groves.


A sostituire la scomparsa Sandy Denny è stata Chris While, ma c'era la figlia della cantante Georgia Lucas venuta appositamente dall'Australia a prendere idealmente il premio per la madre. La formazione di Liege and Lief è stata poi completata dalla presenza del mitico produttore Joe Boyd.


Poi tutti sul palco,vecchi e nuovi Fairport (Nicol il trait d'union tra le due formazioni) con ospiti in Meet on the ledge, brano di Thompson divenuto l'inno del gruppo. E che per una sera si è trasformato nell'inno di un intero modo di concepire la musica che da una parte guarda alla tradizione e dall'altra al futuro.


L'appendice del nostro resconto è dedicata in breve al doppio album uscito per festeggiare la serata: una compilazione che comprende molti degli artisti citati, ma anche Chris Wood (vincitore insieme a Hugh Lupton del miglior brano originale, One in a million, incluso nel disco), il gruppo Swap, James Raynard, Eliza Carthy, June Tabor e altri che sono stati inclusi nelle nomination. Per chi non ha vissuto la serata, una buona occasione per apprezzare al meglio molti artisti che in Italia difficilmente potremo ascoltare.

Michele Manzotti



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