E’ musica jarrettiana anni Settanta, pesante, con un chilo di elettronica e il tecnico loro che si portano dietro durante il tour quella degli svedesi E.S.T.Trio.
La loro musica è fatta da lunghi temi che si articolano sullo stile di una fuga, accompagnati dal contrabbasso effettato con un fuzz ma che allo stesso tempo non cessano mai di essere melodici, lirici, cantabili.
Il gruppo non esattamente ragazzini suona con decisione, senza sbavature.
Il pubblico li accoglie in semi delirio.
Il risultato è un concertone, molto lontano dalla nostra idea di jazz perché questi musicisti sono persone che sanno mirare e distinguere la musica per la mente da quella per il corpo, tenendo sempre conto dell’interplay delle due parti.
Insomma, un’altra dimostrazione dell’avanguardia nordica.
Ernesto De Pascale
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