Andy White - Garageband
(Floating World)

A low-fi pop album from an irish songwriter in love with Europe.

‘Garageband’ non è solo il titolo del nuovo album del cantautore inglese, ma anche il nome del programma per mac che permette di registrarsi in casa un disco. Non è un nome casuale perché questo disco Andy lo ha di fatto iniziato a registrare proprio a casa con quel programma e crediamo, visti i trascorsi del personaggio, che ci sia dell’altro dietro questa scelta; forse è un invito a autoprodursi, ad essere più autonomi possibile. Certo siamo lontani dalle denunce politiche dei primi album solista di White che proprio per i loro contenuti subirono non pochi problemi di distribuzione in passato.

Le canzoni che compongono l’album sono dominate dai suoni morbidi e melliflui che rimandano in parte a certe atmosfere ultimamente portate alla ribalta da Moby, sensazione rafforzata anche dal timbro di voce di White che è molto simile a quella dell’ormai ex-dj divenuto rock star. ‘The Capital Of Now’ e ‘Message Of Now’ sono emblematiche di questa somiglianza. Per contro ‘I Got a Number Off You’ invece rimanda alla sua collaborazione con Tim Finn degli Split Enz per quel suo appeal pop arrangiato con gusto tanto da riuscire a mettere insieme un riff slide ed un piano honky tonk molto Rolling Stones, con una melodia ariosa reminescenze degli Shacks, gruppo inglese ancora sconosciuto in Europa, ma vera fonte d’ispirazione per almeno due generazioni di pop rock band inglesi.

‘Waiting For Someone’ è un curioso pastiche sonoro che mescola nell’arrangiamento fisarmonica, loop, partiture d’archi drammatiche e slide guitar mentre ‘No Way Out’ è sorprendentemente riff based e quasi hard con la voce filtrata e le chitarre elettriche e guidare le danze.

Quello che trovate dentro questo CD è in definitiva ben rappresentato dalla copertina colorata e dal booklet che lo accompagna: un caleidoscopio non sempre ben a fuoco di suoni, umori e colori che ha il pregio di dare la scossa, di accendere la curiosità.

Jacopo Meille