Long live Rock'n'roll due to a french music icon
Longue vie au Rock'n'roll grace à Eddy Mitchell
Passano gli anni ma Claude Moine, in arte Eddy Mitchell, fa parte di quegli artisti inossidabili che mangiano pane e musica. Anzi pane e rock'n'roll, praticato come una religione laica. Profondamente parigino, così come profondamente innamorato dell'America musicale, Mitchell ha sempre amato ritmo ed energia tanto che giunto alle 65 primavere fatte di bella vita e whisky di marca si può permettere di confezionare un album dalle belle canzoni e pieno di ospiti illustri a portare un tocco di classe in più. Jambalaya (dal brano di Hank Williams) è un chiaro tributo a New Orleans e al suo piatto tipicp, ma anche, attraverso la città della Lousiana, a tutto un suono, un colore, un sapore che viene dall'altra parte dell'Atlantico. Fatto di violini che svettano in mezzo alle chitarre come nella scatenata Arche de Noe revisitée, di un pianoforte che solo Dr.John può suonare pensando all'atmosfera di Bourbon Street nell'iniziale Ma Nouvelle-Orleans, di una voce inconfondibile come quella di Little Richard in una scatenata Elle est terrible dove compare anche l'icona Johnny Hallyday, della chitarra bluesy con la voce di Beverly Jo Scott nella bella ballata Comme la Planéte. E i brani sono fatti insieme a un terribile vecchietto come Henry Salvador o un giovane di talento come JP Nataf. Attendendo il tour europeo con i musicisti di Elvis Costello consigliamo di prendere il disco che messo nel lettore non vi farà stare fermi. Avrete voglia di ballare, di cantare a squarciagola e di divertirvi con la musica di un grande professionista.
Michele Manzotti
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Track list
1. Ma Nouvelle Orléans
2. Le Seul Survivant
3. Comme La Planète
4. Ca L'Fait
5. Les Caresses
6. On Veut Des Légendes
7. L'Arche De Noë Revisitée
8. Paloma Dort
9. L'Amour Se Trouve Au Coin D'La Rue
10. Y'A Un Bon Dieu
11. Excusez Votre Honneur
12. Je Ne T'En Veux Pas
13. Elle Est Terrible
14. Jambalaya
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