Haunting tribute to early computers’age and those who operated the machines by icelandic contemporary classic composer Johann Johansson, whose father was the first computer’s programmer on their native island
“IBM 1401, A user’s manual “ è la sinfonia che l’islandese Johann Johannson ha voluto dedicare al primo prototipo di computer IBM che toccò terra nel lontano 1964 e che venne preso in cura e mantenuto in attività dal padre Johann, musicista curioso e dotato di capacità tali da permettere a una macchina, destinata ad altri usi, a produrre musica.
Risultato di un lungo lavoro intrecciato con la coreografo olandese Erna Omarsdottir “IBM 1401, A user’s manual “ è una dolce sinfonia di note orchestrali e antichi suoni sintetizzati che ricoprono l’intero spettro di frequenze udibili.
Niente di fasullo, niente di meccanico qui, solo un’opera organica e sognante che farà invidia a gente come Edgar Froese e ai suoi Tangerine Dream e che celebra il canto del cigno di una elettronica che non esiste più, definitivamente morente.
Musica glaciale ma intesa, una passionalità sotterranea e un intenso affetto per l’uomo e il suo intimissimo rapporto con la macchina animano uno dei più bei dischi di nuova musica classica contemporanea. Un disco altissimo che dovrebbe far pensare e riflettere tutti gli imbalsamati falsi critici che si sono fermati a celebrare il tempo reale.
Ernesto de Pascale
|
Track list
|