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Post Cowboy riot punk girl plays Good Cheap Country & Western
Sara Cahoone ha gravitato abbastanza a lungo nel giro di Band of Horses, con cui ha suonato la batteria in Everything All the Time del 2006, per guadagnarsi un proprio posto al sole in casa Sub Pop. “Only as the Day is Long” è il suo secondo album, il secondo in una lunghissima carriera iniziata a soli 12 anni nei bar di Denver, un passato che ancora ossessiona la giovane alternative country singer/songwriter.
Only as the Day Is Long è un album intenso che soffre solo di essere arrivato troppo tardi su un panorama oramai intasato di speranzose cantanti/autrici di alternative country & folk, tutte brave, (quasi) tutte belle, (quasi) tutte fotografate con lo sguardo intellettuale e pensose, (quasi) efebiche, un po’ trasandate, con il fare del problem child. Questa riflessione per sottolineare come lo strano mondo dell’undeground non si discosti poi più di tanto dalle solite vecchie logiche di mercato che impongono se pur indirettamente i produttori a seguire questo o quel filone per poter in qualche modo stare su piazza.
La Cahoone, pur non essendo la prossima Emmilou Harris ha una visone, e delle buone credenziali come autrice. Ogni tanto pare essere uscita da Harvest di Neil Young (come nel brano che dà il titolo all’album ) ma non è difficile attribuirle facilmente alcune solide garanzie di qualità così come una piacevole propensione verso un country più canzonettistico qui e lì (Runnin’Your way) se pur - in alcuni passaggi - tinteggiato di voluta modestia nell’offerta, a tutti costi a basso profilo. Particolare questo non disturberà l’ascolto neanche del più agguerrito fan post cowboy punk post grunge post emo folk post tutto che deve solo chiudere gli occhi e godersi You‘ re Not Broken, il pezzo che fa la differenza in un questa garbata raccolta di canzoni dal tono retronuevo.
Ernesto de Pascale
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Track List
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