For the launch of his new label, McCoy Tyner choose to go back to quartet “à la Coltrane”
Il volto in copertina non potrebbe essere più nobile e d'altra parte uno dei protagonisti del jazz non ha bisogno di altro per convincere il pubblico ad acquistare un suo disco. L'occasione in questo caso è imperdibile, dato che il pianista McCoy Tyner (classe 1938) torna a una formazione che lo ha portato, seppur come comprimario di lusso, tra le grandi leggende della discografia jazzistica. Ovvero al quartetto con sax tenore, quello che con la guida di John Coltrane portò alla nascita di A Love Supreme. Il disco Quartet ha origine nel capodanno 2006 ad Oakland, in California: con McCoy Tyner suonano Joe Lovano al sax tenore, Christian McBride al basso e Jeff “Tain” Watts alla batteria. La registrazione dal vivo viene utilizzata da Tyner, già della scuderia Blue Note, per lanciare il suo nuovo marchio discografico. Un esordio che non lascia delusi: certo qua e là compaiono sensazioni e temi che possono ricordare la grande lezione di Coltrane. Ma la carriera e l’autorevolezza del protagonista sono tali da rendere le composizioni di assoluta originalità. Lo stile che proviene dal blues, l’uso della mano sinistra tra il percussivo e accordi con poche e giuste dissonanze danno una grande struttura a brani che trovano nei tre partner dei perfetti esecutori. Passion Dance, ad esempio, vede Lovano in una prova di eccellente lirismo, l’evocativa Sama Layuca ha in McBride un eccellente accompagnatore che sa lanciarsi in momenti solisti, la solare Blues On The Corner è terreno fertile per le percussioni di Watts. E su tutti la classe di Tyner che già emoziona da Walk Spirit, Talk Spirit, un pezzo da novanta così come il conclusivo ma breve For all We Know dove le mani “cantano”. Una lezione di jazz come difficilmente si sente al giorno d’oggi.
Michele Manzotti
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Track List
1. Walk Spirit, Talk Spirit
2. Mellow Minor
3. Sama Layuca
4. Passion Dance
5. Search For Peace
6. Blues On The Corner
7. For All We Know |