Aynsley Lister è un giovane chitarrista. Viene dal blues ma con questo disco tenta la difficile strada del pop rock singer. Ad accompagnarlo c’è Robbie McIntosh , uno che di pop rock ne sa molto con le sue collaborazioni con Pretenders ai tempi di ‘Learning To Crawl’ e Sir Paul Mc Cartney ‘Flowers In The Dirt’ e ‘Off The Ground’.
Il titolo dell’album sembra un vero manifesto d’intenzioni: equilibrio tra gli stili e le direzioni musicali. Per un a ‘Soul’ che apre il disco e che potrebbe scalare le classifiche pop, c’è poi ‘Time’s Up’ con quel suo riff preso in prestito da Jimi Hendrix. Nel mezzo arriva ‘What’s It All About’: chitarra bluesy e incedere pop si fondono mentre la linea melodica è alla ricerca di un ritornello accattivante.
Lo stesso accade con ‘Forever’ nella quale i vuoti musicali sono colmati dalle chitarre acustiche che hanno il compito di smussare gli angoli, mentre la voce, malgrado gli sforzi, sembra ancora non convinta delle parti che si trova a cantare. Molto meglio risulta la cover di ‘Crazy’ di Gnarls Barkley, per sola chitarra acustica e voce con piglio bluesy.
L’equilibrio, più che trovato, sembra ricercato a volta anche a forza, lasciando interdetti sul risultato che, ad un orecchio attento, sembra non accontentare Aynlsey Lister per primo.
Jacopo Mille
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Soul
Time’s Up
What’s It All About
Forever
Crazy
Big Sleep
Running On Empty
Superficial
Early Morning Dew
Running Out On Me
Sugar Low
Hurricane
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