Original acoustic and bluegrass music from a winner of the Merlefest songwriting contest.
Spesso, su queste pagine, ci siamo occupati di musica old time, ma difficilmente ci è capitato di trovare dischi che avessero realmente alla base un’idea musicale originale e allo stesso tempo forte dal punto di vista cantautorale, piuttosto ci siamo imbattuti in dischi che riproponevano quasi in fotocopia i classici del genere e solo in rarissimi casi, vedi gli Old Crow Medicine Show o i Nickel Creek, abbiamo respirato ventate di novità. Nel novero di ventate di novità, possiamo inserire certamente Crooked Man, recente disco inciso da Chris Stuart e dai suoi Backcountry, band californiana molto attiva nella scena bluegrass e old time. Cantautore dotato di ottimo talento, e apprezzato strumentista, Stuart negl’anni è diventato una vera leggenda della scena old time, collaborando con numerosi colleghi del settore e facendo incetta di premi come il prestigioso Merlefest Songwriting Contest. Rispetto al passato Stuart ha operato una scelta importante e coraggiosa, ovvero ha per un attimo messo da parte il tecnicismo tipico del genere per focalizzare la sua attenzione tutta sulle canzoni e sugli arrangiamenti. Il risultato è un disco di bellezza cristallina che spazia dalla tradizione degli Appalachi, al bluegrass del Kentucky passando per il country old time. I brani sono stati composti quasi tutti da Chris Stuart, ma sia Janet Beazley (banjo e pennywhistle) sia Eric Uglum (chitarra e mandolino) hanno collaborato con canzoni proprie e affiancano spesso il leader al canto con ottime armonie vocali. Il resto della band è caratterizzato dalla presenza dell’ottimo Roger Gillespie alla batteria e dai giovani fratelli Austin (basso) e Chris Ward (fiddle), tutti assolutamente determinanti per la riuscita del disco. L’ascolto svela canzoni pregevoli come la title track che apre il disco, la sofferta Sojourner e la dolce When We Come Home in cui brilla la voce di Janet Beazley, tuttavia il meglio del disco è rappresentato dai brani più cantautorali come Ofner and Yesbuddy e Brunswick Stew. Crooked Man ha dunque tutte le carte in regola per essere annoverato tra i dischi più interessanti della scena old time, non solo per la cura con la quale Stuart ha approcciato la composizione e l’arrangiamento dei brani ma anche per le brillanti qualità musicali dei suoi Backcountry. Insomma se amate la roots music e l’old time non perdetevi questo disco!
Salvatore Esposito
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Crooked Man
The Streets of Charlottetown
Lantern Bay Inn
Sojourner
I Remember Memphis
When We Come Home
Silverton (Instrumental)
The Crime at Quiet Dell
These Tears
Ofer and Yesbuddy
Brunswick Stew
Thirteen Steps
I See God Coming Down the Road
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