Quartetto marchigiano all'esordio per la sempre coraggiosa Forears di Firenze. Scrivere pop in Italia nel 2012 è impresa davvero ardua; farlo con una particolare attenzione per le parole è ancor più raro. In una scena dominata da slogan televisivi e la criticità forzata quella dei Lettera 22 è una scelta coraggiosa. A cavallo tra richiami letterari alla Baustelle (unico punto di riferimento degli ultimi 5 anni nel desolante panorama italiano) e ruggiti rock (la voce a volte ricorda quella di Pau dei Negrita), i Lettera 22 si cuciono addosso canzoni come 'Cliché' o la title track e l'incalzante 'Tennis Club Ticà'. È un disco malinconico quello dei Lettera 22: se lasciassero sgorgare un po' di ruvidezza ('Cara Polvere') risulterebbero più incisivi. Ciò detto il loro è un esordio che lascia ben sperare per loro e sopratutto tutti quelli che al pop, quello fatto bene, non sanno rinunciare.
Jacopo Meille
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1. Lettera 22
2. Calibro 23
3. Autunno
4. Clichè
5. Tennis Club Ticà
6. Una Parola
7. Cara Polvere
8. Ore
9. Himmlisch
10. Novembre
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