Andrea Giannesi, cantautore bolognese e musicista già attivo da molti anni nella scena italiana, pubblica con “La via della seta” il suo disco d'esordio.
La musica d'autore si fonde con un percorso originale in cui Andrea ricerca e sfrutta, come il titolo suggerisce, sonorità mediterranee e mediorientali.
Le sfumature cantautorali si colorano così di armonie e toni orientaleggianti, non scontati, che arricchiscono l'album senza renderlo mai pesante. Tra gli strumenti responsabili di questo riuscito melting pot ci sono darbouka ,bouzouki, flauto, tabla, violino.
E' una sorta di viaggio in cui, tematicamente, si spazia dal personale all'ironico, fino alla critica sociale di brani come Precari a primavera.
Basta l'apertura per rendersi conto dei territori musicali che si incontreranno lungo questa “via della seta”, con le sfumature indiane e psichedeliche di Prima delle sabbie, che porta alla mente un parallelo con la beatlesiana Within you without you.
Certo non mancano le parentesi più accattivanti come Effetti collaterali, ma è nei momenti più coraggiosi e prog come Ombre che il lavoro di Andrea si fa più efficace.
Con un gusto per la sperimentazione nel quale artisti come Battiato lo hanno preceduto e la capacità di trovare una chiave di lettura molto riconoscibile per la sua musica, Giannesi mette a segno un interessante debutto solista.
Giulia Nuti
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Prima delle sabbie
Precari a primavera
Atlantide
Effetti collaterali
Ombre
La luna e la candela
Profeti stanchi
Sogni
Re di spazi infiniti
La prima onda
The river
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