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Kingsley Abbott
The Beach Boys - Pet Sounds
Arcana
Il racconto della nascita di un capolavoro suscita emozione. Per noi ascoltatori che godiamo delle grandi creazioni musicali sapere la loro origine, il lavoro che è alle spalle, è un fatto entusiasmante. Certo bisogna saper raccontare le vicende che portano alla creazione di un disco, specialmente quello di un disco importante come Pet Sounds dei Beach Boys. Lo ha fatto onorevolmente il giornalista Kingsley Abbott che ha scritto un libro sulla genesi dell’album nei confronti del quale persino Paul McCartney ha avuto una sorta di timore reverenziale. Il libro, uscito nel 2003 in Inghilterra, è stato tradotto in italiano e pubblicato da Arcana (www.arcanalibri.it). Abbott è chiaramente un fan del gruppo americano, anzi della sua anima creativa, Brian Wilson. Ma ha la capacità di dirci che non è l’unico, che anzi in tanti erano fan di Wilson, specialmente i colleghi musicisti dell’Inghilterra. C’è infatti una linea di demarcazione ben netta con il resto del gruppo, sin dalle prime pagine. Brian è il vero protagonista di questo racconto, oltre che il compositore e l’arrangiatore di Pet Sounds. Se i Beatles avevano bisogno di George Martin per rendere compiuto il proprio lavoro, Wilson riusciva a creare musica, scrivere le parti, dare ai musicisti le indicazioni giuste. E nel caso di Per Sounds questo fu possibile grazie a due fattori: la breve quanto intensa collaborazione con lo scrittore dei testi, il pubblicitario Tony Asher, e l’utilizzo della squadra di esecutori del produttore Phil Spector, tutti super-professionisti delle sale di registrazione. Questo perché durante la lavorazione di Pet Sounds il resto del gruppo era in tournée lasciando così a Wilson campo libero per esprimere al meglio la propria creatività e raggiungendolo solo per le parti vocali. Tutto ciò contribuì a un lavoro rivoluzionario, con l’uso di strumenti musicali nuovi per un album pop e di tematiche più profonde trasformando l’immagine del gruppo, legato all’immagine del surf e delle grandi macchine. Un gruppo considerato grande macchina da soldi, incarnata dal frontman Mike Love. Questo album, uscito tra Rubber Soul e Revolver dei Beatles, è stato definito positivamente in tutti i modi possibili. Al tempo stesso è stato spartiacque nella carriera dei Beach Boys che non hanno più trovato il tocco magico. Tutto questo è ben descritto da Abbott che ha il merito di ricordarci di tirare fuori dalla nostra discoteca il vecchio vinile per godere ancora di un capolavoro.
Michele Manzotti
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