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American Music club: Love Songs for Patriots
(Cooking Vinyl)
www.american-music-club.com

Mark Eitzel, apprezzatissimo presso un ristretto cerchio di fans, lo aveva fatto trasparire più volte: riformare American Music Club era per lui riaprire una ferita antica, non ancora completamente chiusa. La band di San Francisco che fra gli ottanta e i novanta aveva prodotto di dischi preziosi non era mai andata oltre lo status di cult. “San Francisco”, “Everclear”, “California” fino a “Mercury” del 1993 avevano evocato grande fascino intorno al gruppo e Eitzel si era cibato dei resti di quello durante gli anni da solista, addirittura re interpretando il song book del gruppo senza troppo smalto. La verità è che gli American Music Club si erano sciolti troppo precocemente e il suo leader ce ne aveva messo di tempo per riprendersi dalla batosta.
American Music Club era musica agrodolce scritta da un cantautore moderno che manifesta la sua insoddisfazione e l’impossibilità di aggiustarsi e sintonizzarsi con il mondo che lo circonda. La band che da sempre ha avuto il compito di trovare un orizzonte sonoro al tono intimista di Eitzel era così diventata un marchio di fabbrica della scrittura di Mark che nella sua carriera solista rimandava più volte al suo passato. Un prezioso incrocio di tradizione e contemporaneità, un suono elettro acustico con dinamiche e chiaroscuri affascinanti provenienti da così lontano, da una California che riserva ancora rifugi sicuri ai solitari.
American Music Club tornano oggi con un album che – logica conseguenza della musica di una volta – pare quasi una necessità di Eitzel che licenzia una collezione di 13 bellissime canzoni con alcune perle come “home “.
Ci vuole un po’ di tempo per assorbire il disco ma ne vale la pena. Eitzel si mette a nudo fin dall’incipit cantato a tutta voce

Ernesto de Pascale




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