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Tyrannosaurus Rex
•My people were fair and had sky in their hair…
•Prophet, Seers & sages the angels of the ages
•Unicorn
•A beard of stars
T.Rex
•T.Rex
(Universal)
Ogni artista nel corso della sua carriera professionale, per andare avanti e perché è naturale che sia così, cresce, cambia, matura, si reinventa. E se oggi questo processo può dipendere per lo più dalla sensibilità dei singoli autori e musicisti, c’è stato un tempo in cui non era soltanto così e in cui a cambiare non erano solo le persone ma tutto il mondo intorno. L’attività musicale tra gli anni Sessanta e Settanta, fermandosi a considerare l’Europa e in particolar modo l’Inghilterra, è stato quanto di più intenso e poliedrico forse la storia della musica moderna ricordi in relazione ad un periodo di tempo così breve. I Beatles e i Rolling Stones, il beat e il british blues, i Mods e i Rockers, il rock blues e l’hard rock. Non sono pochi gli artisti che si sono trovati a crescere in mezzo a tutto questo.
È successo agli Small Faces che da gruppo pop da singoli in classifica si sono trovati a contatto con la psichedelia, ai Beatles con Sgt. Pepper, ai Tyrannosaurus Rex - e qui si arriva al punto - di Marc Bolan. Prima di diventare i ben più celebri T.Rex, quando ancora il gruppo non aveva sezione ritmica, la band guidata da Marc Bolan si chiamava Tyrannosaurus Rex e impersonava lo spirito del flower power molto più di quanto dall’ascolto dei T.Rex si possa immaginare. Una band acustica, che scriveva canzoni tra accordi, percussioni e cori, associabile giusto per dare un idea a certe cose dei Quintessence o dei Pentangle. Nonostante che in veste di Tyrannosaurus Rex la band avesse raggiunto già qualche successo, con la fine degli anni ’60 e la disaffezione del pubblico nei confronti dello spirito del gruppo non c’è stata alternativa che trasformarsi e seguire l’evolversi dei tempi ( a onor del vero bisogna dire che Marc Bolan per avere successo si sarebbe inventato qualsiasi cosa, ma questo niente toglie al clima di cambiamenti da cui la scena musicale fu attraversata in quel periodo... ) La serie di ristampe della Universal, che rispolvera il catalogo dei Tyrannosaurus Rex dal loro disco d’esordio fino al primo lavoro a firma T.Rex, ci racconta la band com’era, un genuino tributo ad un sound facile da catalogare semplicemente come gli esordi dei T.Rex e che invece in questa veste è facile riscoprire, come è giusto che sia, come un piccolo universo a sé. Magistrale il lavoro di ricerca delle bonus tracks, che tra mono mix , stereo mix e rarità sono sempre almeno più di otto ad album. Per gli appassionati e soprattutto per chi conosce i T.Rex senza essersi mai spinto a conoscere la storia dei loro esordi, assolutamente da esplorare
Giulia Nuti
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